giovedì 12 gennaio 2012

La spirulina

La spirulina è un cianobatterio consumata e conosciuta da secoli: gli Aztechi la trovavano nel lago Texcoco, nel Sahara si trova invece una sostanza simile nel lago Ciad.
Il tipo che viene coltivato principalmente al giorno d’oggi è la spirulina platensis, all’inizio veniva prodotta in California e alle Hawaii ora ovunque il clima lo permetta (da qualche tempo anche in Francia).
La spirulina è un “superalimento” in grado di fornirci numerosi principi nutritivi di alta qualità ben assimilabili. Contiene una quantità eccezionale di proteine, anche in qualità: dal 50 al 70% di proteine ben assimilabili ed equilibrate in aminoacidi. Fonte interessante di carotenoidi, principalmente beta-carotene ma anche criptoxantina, luteina e zeaxantina.
La spirulina è composta da molti minerali: calcio, fosforo, magnesio e potassio in proporzioni equilibrate, più un alto tenore in ferro assimilabile. Altre sostanze sono contenute in quantità meno importanti ma ugualmente interessanti: l’acido gamma linoleico, la vitamina E, la clorofilla e la ficocianina. La ricchezza della sua composizione e il suo ph elevato (tra 8,3 e 10) ne fanno un complemento alimentare rivitalizzante, alcalinizzante, antiossidante e disintossicante.
È particolarmente indicato consumare spirulina in caso di alimentazione squilibrata, di cattiva qualità, quando si consuma poca frutta e verdura fresca, o in caso di necessità di maggior apporto proteico: sport intensi, gravidanza, diete dimagranti, per le persone anziane o i bambini in crescita.
La spirulina è utile anche in caso di terreno acido, ossidato, intossicato, carente in micronutrienti con conseguenti demineralizzazione, fatica, debolezza del sistema immunitario, infiammazioni, problemi digestivi…
Una cura preventiva di spirulina prepara la pelle all’esposizione al sole e aiuta la salute della vista.
Nella sua forma in polvere la spirulina si può direttamente aggiungere ai piatti: salse, zuppe, frullati, risotti etc. Le pastiglie sono più facili da prendere per chi non ama il sapore e quando si è fuori casa.
La cura inizierà gradualmente per evitare i sintomi della disintossicazione (disturbi gastro-intestinali e mal di testa). Per una cura di sostegno cominciare ad assumere una-due pastiglie al giorno la prima settimana, poi tre-quattro la seconda settimana aumentando in questa maniera fino ad arrivare ad un massimo di sei pastiglie al giorno per un bambino e dieci per un adulto. Con la spirulina in polvere si partirà da un quarto di cucchiaino da caffè per arrivare ad un cucchiaino raso per un bambino e un cucchiaino bombato per un adulto. Queste quantità possono essere divise a metà per le cure ricorrenti e regolari o raddoppiate in caso di estremo bisogno.
Esiste una controversia a proposito della biodisponibilità effettiva della vitamina B12 contenuta nella spirulina, essa infatti contiene una buona percentuale di pseudo-vitamina B12 (analoga delle B12) non attiva. La prudenza consiglia di non fidarsi dell’efficacia della spirulina per correggere un deficit accertato di questa vitamina.
(Foto di William Ismael Willpower LifeForce)

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