mercoledì 31 ottobre 2012

consigli pratici per semplificare!

Consigli pratici per semplificare: la spedizione

(Scritto il 31 ottobre 2012 da  http://networkedblogs.com/E9MqM)

I lettori di vivere semplice scalpitano, vogliono consigli pratici su come semplificare la vita dei loro figli (senza pensare che avrebbero bisogno di consigli su come semplificare la loro, prima di tutto).
Il momento della giornata che proviamo a semplificare è il pomeriggio. Quando i bambini escono da scuola scatta una certa concitazione perchè bisogna assolutamente fare qualcosa. Far niente non è contemplato. Intanto organizzatevi: mettete in macchina stivaletti, un maglione e per i bambini anche un paio di pantaloni impermeabili per i bambini e seguimi.
I bambini faranno un sacco di domande: lasciali parlare, sorridi e di si, ci pensiamo dopo. Ora partiamo per una missione. Cercate il più grande parco cittadino vicino a casa vostra, più grande è meglio è ma non puo' essere troppo lontano da casa, i bambini non vogliono stare in macchina appena usciti da scuola.
Copritevi, lasciate zaini, borse e ogni ingombro e cominciate la vostra lunga passeggiata nel bosco (diventerà presto il vostro rito pomeridiano ma per adesso non pensateci). Lasciate il sentiero appena potete e addentratevi la dove di solito vanno solo i padroni di cani di grossa taglia.

spedizione con i bambini

 

Silenzio, si cammina

Intanto silenzio, camminate e respirate, cercate di spegnere il cervello e accendere i sensi. I bambini continueranno a fare domande, se hanno meno di 6/7 anni dite loro che state andando a trovare qualcuno, se siamo più grandi dite semplicemente: sto facendo un'esperimento ma non posso dirti nulla.
A seconda dell'età dei vostri figli saprete regolarvi come meglio intuite. Dopo un bel po' che camminate a passo veloce, intendo almeno 20 minuti, quando le bocche si sono tappate e i fiati hanno cominciato a farsi corti potete iniziare a raccontare.
Se i bambini non ce la fanno abbiate fiducia, il motivo è solo che non sono abituati. Portate una tavoletta di cioccolata, spezzatene un quadratino e metteteglielo in mano, dicendo solo una parola sottovoce nell'orecchio: tieni, questo ti darà la forza. Il clima che si crea deve essere da vera spedizione sull'Everest. Guardatevi intorno, è quasi inverno ed è quasi buoi e siete gli unici al parco, in un pomeriggio infrasettimanale, altro che Halloween, c'è da star seri…
passeggiata autunnale con i bambini

Immersione in natura

Cominciate con qualcosa del tipo: dobbiamo far piano perchè tutti gli animali stanno preparando le loro tane per andare in letargo, e anche gli gnomi del bosco cercano una sistemazione per l'inverno. Alcuni di loro non hanno riscaldamento nelle loro tane e preferiscono andare ad abitare in città a casa di qualche bambino che ha una bella cameretta calda per ospitarli. Altri invece vivono qui e certamente non vogliono farsi vedere dai bambini perchè hanno paura di essere calpestati o imprigionati. Non date spiegazioni razionali, portateli piano piano nel mondo dell'immaginazione dove il bosco è popolato da tanti esseri buoni, viventi, innoqui che possono tenerci compagnia in uno spazio di quiete interiore ed esterno. Respirate a pieni polmoni, fermatevi ad ascoltare i rumori, prendete in mano la terra, annusatene l'odore, muovete i sensi, lasciateli liberi.
Se sarete fortunati gia il primo giorno vedrete comparire la meraviglia sulla faccia dei vostri bambini. Altrimenti sentirete frasi come Io non sento niente, non vedo niente

Io non vedo niente

Non scoraggiatevi continuate cosi: Gli gnomi sanno cosa fanno i bambini spesso agli animaletti che trovano e non vogliono certo fare la stessa fine. Ecco perchè si nascondono. Ma con gli occhi del cuore, con l'udito fine, il calore della pazineza, con la coda dell'occhio a volte si intravvedono passare molto velocemente, gli gnomi.
Magari ci vorranno giorni e giorni, ma se avrete la costanza di continuare per un po' succederà una magia ma non voglio dir nulla adesso, provateci e capirete.

ricetteveg.com: Tisana Antibiotica

ricetteveg.com: Tisana Antibiotica: ©ricetteveg.com Arma potentissima per combattere i primi malanni da freddo, questa tisana antibiotica unisce tutte le proprietà antiba...

martedì 30 ottobre 2012

storie stregate!


  • Solotareff Gregoire, TRE STREGHE, babalibri,2007 , euro 11 , (dai 5 anni)
  • Donaldson J, Scheffler Axel, La strega Rossella, Emme edizioni, 2001, euro 10
  • Ossorio A. , Storie di streghe lupi e dragolupi, Einaudi ragazzi ed., 2007, euro 6




  • Attendo da voi altri consigli su libri stregati!!!!!!!


come i bambini..

Come i bambini che si fermano lungo il mare
e dimenticano di diventare vecchi
cacciando sciami di api sulla soglia del pensare
libero
pensare di bambini
che sanno
del tempo
quello che l'oceano traccia
sulle ali delle mosche […]

Toni Maraini, Quello che andavo libera pensando, in Poema d'Oriente, Roma, Semar, 2000

novembre!


Frutta e verdura di novembre

 
 
E’ arrivato il mio mese, quello in cui sono nata, e puntualmente è arrivata la mia voglia di rintanarmi sotto un plaid sul mio divano a guardare serie tv e divorare cibo. Una specie di letargo, una specie di ghiro che vive dentro di me da novembre a febbraio. Vi presento, come sempre, la frutta e la verdura di stagione di questo mese! TOPINAMBUR: aiutano a contrastare la stanchezza e la mancanza di energia mentale grazie alla vitamina H. Il consumo di topinambur è utile per chi ha familiarità con il diabete e glicemia alta. Le sue fibre aiutano l’intestino stimolando la crescita dei batteri probiotici. Contengono 25 Cal per 100gr. SCAROLA: Poche calorie, tante fibre e tanto potassio. Le sostanze amare aiutano il fegato a lavorare al meglio e favoriscono la depurazione e la fluidificazione della bile. Contiene 15 Cal per 100gr. ZUCCA: Pochi ortaggi proteggono l’intero organismo come la zucca. Ricca di betacarotene e di vitamine del gruppo B è un toccasana contro i mali autunnali. Miniera di zinco e di selenio, che aiutano a migliorare il sistema immunitario, è utile anche per rallentare l’invecchiamento cellulare e per velocizzare i processi di guarigione. Utilissima per chi soffre di esaurimento psicofisico o si ammala spesso. Contiene 18 Cal per 100gr. Da provare: Paccheri zucca e olive, Zucca al cartoccio,
Torta di zucca, mandorle e semi di papavero. RADICCHIO: depurativo del fegato e quindi amico della digestione, dell’umore, della pelle. Favorisce l’eliminazione delle tossine, grazie alle sue sostanze amare ed ai polifenoli, è ricco di fibre insolubili, di acido folico e di potassio. Non è abbastanza? ;) Contiene 13 Cal per 100gr. 
Da provare Risotto al radicchio con crema di noci, Paccheri zucca e radicchio
Tofu strapazzato con zucca e radicchio. CACHI: contengono vitamina C e provitamina A in abbondanza, due sostanze che insieme rinforzano e proteggono il sistema immunitario da stress e inquinamento. Contengono zuccheri semplici molto facili da assorbire che forniscono rapidamente energia. Sono anche ricchi di rame, oligoelemento che potenzia il sistema immunitario. Contengono 70 Cal per 100gr. PERE: sono ricche di pectine, sostanze che contrastano l’assorbimento dei grassi, aiutano a tenere sotto controllo la glicemia e facilitano la regolarità intestinale. Sono ricche di potassio e povere di sodio, ideali anche per chi soffre di pressione alta.Vantano anche un ricco gruppo di vitamine del gruppo B e zuccheri semplici. Contengono 35 Cal per 100gr. Da provare: Torta vegana cioccolato, pere e cannella. Altra frutta e verdura di stagione: ananas, alchechengi, arance, banana, castagna, mela, melagrana, fico, fico d’india, corbezzoli, susine, uva, bietola, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicoria, cime di rapa, cipolla, coste, erbette, fagioli borlotti, funghi, indivia, lattuga, patate, piselli, porro, rapa, ravanello, rucola, sedano, sedano rapa, spinaci, valerianella.

lunedì 29 ottobre 2012

nati per leggere

Novembre è il mese delle iniziative di Nati per leggere, una festa per gli amanti della lettura e dei libri e quindi per tantissimi nostri bambini.

Le iniziative in tutta la provincia sono numerose e quindi consiglio di consultare la vostra biblioteca di riferimento per verificare se e quando è un programma un evento legato a Nati Per Leggere.

Di seguito il ricco programma che andrà in scena presso la biblioteca di Almenno San Bartolomeo:


  • Martedì 13 novembre ore 16:30
Pierino Pierone Rap!
Fiabe a ritmo di rap nello spettacolo di Sergio Rocchi della Sezione Aurea di Bergamo. Al termine merendina.
Per i 6 anni.

  • Sabato 17 novembre
Cantami una storia
Laboratorio musicale a cura di Virginia Longo, musicista ed educatrice musicale.
E' un'iniziativa 'Nati per la Musica'.
Per i 3-5 anni dalle 09:30 alle 10:30, per i 7-36 mesi dalle 10:45 alle 11:45
POSTI LIMITATI - Iscrizione obbligatoria

  • Sabato 24 novembre ore 16:00
Mamma, Babbo e me!
Animazione, merendina e laboratorio con Monica Mainikka.
Per i bambini dai 3 ai 5 anni.




Ulteriori informazioni scrivendo all'email: bibliotec@comune.almennosanbartolomeo.bergamo.it
 

se..


venerdì 26 ottobre 2012

il CANE

Il cane... vero amico del bambino

(dal blog bimbonaturale, 26/11/2012)

cane bimbo.pngChe il cane fosse il miglior amico dell'uomo lo sapevamo, ma che la presenza di un cane in famiglia riducesse del 30% infezioni virali e batteriche e non solo ce lo doveva dire il dott. Eija Bergroth, pediatra ricercatore presso L'università di Kuopio in Finlandia.
Secondo uno studio da lui condotto e pubblicato su Pediatrics, famosa rivista scientifica statunitense, avere un cane in famiglia fortifica la salute.
Lo studio è stato condotto su 400 famiglia ed è partito da un'osservazione clinica su bambini affetti da problemi respiratori: i bambini che vivevano in casa con un cane erano meno soggetti a disturbi di questo tipo e, nel caso, guarivano più in fretta e con ricorso a meno farmaci.


Lo studio ha confermato che la presenza di un cane in famiglia riduce del 30% infezioni virali e batteriche delle vie respiratorie, dunque influenza, raffreddore, tosse. Inoltre i mal d'orecchie riscontrano una diminuzione del 50%.  Anche la durata di eventuali malattie si è dimostrata ridotta, 5 giorni contro i 7 di chi non possiede un cane.
Affinchè si possa riscontrare questo beneficio la vicinanza quotidiana tra bambino e cane (ovvero il permanere nella stessa stanza) dovrebbe essere di circa 6 ore, se il tempo è minore risulta minore anche la "protezione".
Come avevamo poi scritto in altri post la presenza di un cane in famiglia riduce anche i fenomeni allergici.
Ma anche senza che ci fossero tutti questi benefici chi ha un cane in casa sa bene quanta gioia può portare.
Articoli consigliati su bimbonaturale:
Libri utili:

Il mostro che amava le storie



Il mostro che amava le storie
di Sabine De Greef
Babalibri – p.32 – e.11,50

Io l’ho sempre creduto: per tenere a bada i mostri che abbiamo dentro ognuno di noi ci vuole una buona storia. Ci vuole una storia per quando siamo tristi, per quando siamo stati delusi da qualcuno, per quando abbiamo vinto e per quando siamo di fronte a scelte importanti… Ci vuole sempre una storia da leggere o ascoltare in ogni momento della nostra vita.
Lo sa bene Valentino che è convinto di poter sconfiggere il drago che terrorizza la sua città con la sua semplice, ma potentissima, arte affabulatoria. Nel suo repertorio ci sono: il mostro tontolone, quello ingordo e quello che soffre il solletico…
Ascoltare le storie rabbonisce anche l’animo inquieto del mostro più terribile perchè lo rimette in pace con il mondo, dove anche tutti noi, giorno dopo giorno, stiamo scrivendo la nostra storia…
Consigliato dai 4 anni.

giovedì 25 ottobre 2012

di che colore è il latte della mamma?


Latte multicolore. Aspetti culturali dell’allattamento materno nelle varie culture.


In una società multietnica come la nostra, dove ogni giorno siamo a confronto con altre culture, nonostante le differenze più o meno profonde, è molto importante essere consapevoli che esistono mille diversi modi per crescere bene un bambino.
Sappiamo che il latte materno è un alimento prezioso perchè contiene i nutrienti necessari in grado di garantire la sopravivenza anche ai bambini nati in condizioni estremamente difficili, infatti, l’UNICEF e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, stimano che se tutti i bambini fossero allattati esclusivamente al seno nei primi sei mesi di vita, ogni anno si salverebbe la vita di circa 1,5 milioni di essi, vittime delle malattie e della malnutrizione.
Ogni donna ha un modo particolare di porgere il seno al proprio neonato, e ognuna lo fa seguendo quelle che sono le modalità e le tradizioni delle proprie radici culturali; vediamo come è vissuto l’allattamento al seno in alcune culture.

Per le famiglie magrebine di origine musulmana, l’allattamento al seno possiede un fondamento religioso, e i rituali sono diversi, uno di questi è il Tahaneek; subito dopo la nascita e prima della prima poppata uno dei genitori strofina sul palato del neonato un pezzo di dattero ammorbidito, per regalargli e garantirgli tanta dolcezza nella vita.
Come in altri popoli, i musulmani credono che il latte dei primi tre giorni chiamato sarba (colostro) oltre a non aver alcun valore nutritivo è ritenuto nocivo per la salute dei bambini, di conseguenza in attesa della montata lattea al neonato è offerto del miele e dell’acqua. La mamma prima di allattare il suo bambino si nutre con una pietanza molto energetica, la halwa, fatta con farina, burro, zucchero e acqua di rose, questo per rendere il latte dolce e profumato, il latte risulta quindi molto ricco di grassi e zucchero.
I bambini sono allattati a richiesta e la mamma si dedica interamente al suo neonato, il quale dorme nel suo letto per almeno tutto il primo anno di vita. Il padre sostiene la compagna durante tutto il periodo dell’allattamento. Le donne mussulmane tendono a protrarre l’allattamento sino ai due anni del bambino, e sono fermamente convinte che essere allattati sia un diritto d’ogni neonato, a tal punto che se una mamma non può allattare, preferiscono che dell’alimentazione del neonato se n’occupa una balia, piuttosto che somministrare latte animale. I bambini che sono stati allattati al seno con regolarità della stessa donna, sono considerati fratelli e le donne mussulmane che donano il loro latte hanno la responsabilità di conoscere l’identità del bambino che prenderà il loro latte. La donna mussulmana, incinta o che allatta, durante il ramadan può astenersi dal digiuno.

In India solo il 25% delle donne allatta, ma nelle regioni rurali le madri allattano i propri bambini sino alla successiva nascita. Anche le madri indiane ritengono che la secrezione del latte avviene solo qualche giorno dopo al parto e non danno alcuna importanza al colostro, di conseguenza, come il bambino magrebino, il neonato durante i primi tre giorni di vita non viene attaccato al seno ma gli viene somministrato uno sciroppo di nome ghee, fatto con burro mescolato al miele.
Dal quarto giorno in poi la mamma inizia ad allattare il neonato. Prima di allattare la donna fa un bagno purificatore, indossa abiti puliti e di colore bianco, si siede guardando ad est, tenendo il bambino sdraiato verso nord, il primo seno che porge, è quello destro, ma solo dopo aver eliminato le prime gocce di latte che non devono essere offerte al bambino. In pubblico, utilizza un velo per coprirsi quando allatta. Per le mamme indiane è molto importante che il latte sia puro, e se la donna soffre di una qualsiasi malattia interrompe l’allattamento, in attesa che si ristabilisca, il bambino verrà allattato da una balia scelta in base a criteri socio-economici, o verrà nutrito con latte di mucca o di capra. Al settimo giorno di vita al neonato sono tagliati i capelli, ed il giorno dopo è organizzata una cerimonia speciale, alla quale partecipano familiari ed amici.
Durante il puerperio, la donna esce da casa il meno possibile, e per quaranta giorni dal parto si astiene dai rapporti sessuali. In questo periodo vive in casa della madre, che la aiuta a mettersi in forza per favorire l’allattamento. Il neonato è tenuto in braccio per gran parte del tempo ed è allattato a richiesta. Lo svezzamento avviene in genere verso il quinto mese, con legumi verdure riso e patate.

Nelle Filippine, durante la gravidanza, la donna è molto protetta; come in ogni altra parte del mondo esistono numerose credenze, non può farsi fotografare, non deve mai fermarsi facendo le scale e di notte deve uscire sempre ben coperta. L’allattamento è abbastanza diffuso e alle puerpere si somministra del brodo fatto con i frutti di mare. La mamma tiene il bambino in braccio per molte ore durante il giorno ed entrambi i genitori sono premurosi con il nuovo nato. Al neonato non vengono tagliate le unghie prima di un mese e i capelli solo dopo il primo anno d’età. L’allattamento si protrae per un tempo variabile, e lo svezzamento avviene intorno al quinto mese, con acqua di riso, riso, tuorlo d’uovo e pesce, la carne è introdotta tardivamente perché molto cara.
In Cina per una donna avere un figlio è un evento “eccezionale”, perché la legge del controllo demografico permette un solo figlio a coppia, pertanto la donna vive la gravidanza come un evento unico nella sua vita. Anche le donne cinesi non riconoscono il valore nutritivo del colostro e il neonato è nutrito con delle bevande fatte con erbe cinesi fino a quando alla madre non arriva la montata lattea. In campagna l’allattamento materno è ancora protratto per i due anni di vita, mentre nelle grandi città, dove la donna deve rientrare al lavoro dopo tre mesi dal parto e dove l’allattamento materno subisce l’influenza pubblicitaria da parte delle industrie di latte artificiale, le donne smettono di allattare molto prima. La puerpera si nutre con tè, zuppe di pollo e pesce. Lo svezzamento avviene verso i tre mesi tre mesi e mezzo e non si tiene conto di possibili allergie, infatti, alimenti quali il tuorlo d’uovo, il pesce sono introdotti molto precocemente. Il latte ed i suoi derivati sono poco utilizzati. La mamma cinese tiene molto spesso il suo neonato in braccio, lo coccola e lo massaggia. L’arte del massaggio fa parte della medicina cinese e la sua conoscenza si tramanda da generazione in generazione.

Per le mamme rom, la gravidanza è un avvenimento assolutamente naturale, ed è sempre accolta bene, perché è proprio nei suoi bambini che la donna trova lo scopo della sua vita. Per qualsiasi gruppo rom l’arrivo del neonato è atteso con grande entusiasmo da parte di tutti gli abitanti del campo. L’allattamento al seno è la normale forma d’alimentazione, ed è protratta sino ai 2/3 anni. Lo svezzamento però inizia in ogni caso intorno al quinto-sesto mese con farinate, patate, banane uova.

In Giappone la salute del bambino è molto importante di conseguenza l’allattamento è caldeggiato, e dura allungo. Credono che un’alimentazione a base di riso e zuppa aumenti la produzione di latte. Alla puerpera è regalata una statuina davanti alla quale si prega per ottenere una maggiore produzione di latte.

In Sri Lanka la maggior parte delle madri allatta, e per favorire la produzione di latte curano molto la propria alimentazione mangiando pesce fresco, pollo e verdure. Ai bambini il primo alimento solido, riso dolcificato, viene somministrato ai maschietti a 6 mesi e alle femmine a sette, durante una cerimonia che si volge in un tempio.

In Messico circa 80% dei bambini è allattato seno e ben il 38% continua a nutrirsi esclusivamente di latte materno sino al compimento dei tre anni Ovviamente, però le madri che vivono in città smettono di allattare molto prima. Il colostro è considerato un alimento “sporco” e le madri aspettano alcuni giorni prima di allattare.

In Perù il 99% dei neonati sono nutriti con latte materno e circa il 60% prosegui sino al primo anno d’età. Prima di cominciare l’allattamento al neonato è somministrata una purga chiamata “paladeo” e fatta con la cicoria che favorisce la fuoriuscita del meconio. Solo le madri andine considerano il colostro un alimento molto nutriente, il resto delle mamme peruviane, dannoso e cominciano ad allattare i propri figli solo alcuni giorni dopo la nascita.
Come nei paesi Asiatici anche nella cultura ispanica le madri si sottopongono alla “quarantena” un periodo di riposo di quaranta giorni. Durante l’allattamento che è a richiesta, le madri escludono dalla propria dieta alimenti acidi, le spezie e i legumi, preferendo quelli che favoriscono la produzione del latte, quali, formaggio bianco, tortillas, caffé e latte, cacao e pollo. Si pensa che il freddo possa diminuire la produzione del latte e che il caldo eccessivo faccia digerire male il latte al bambino. Alcuni liquidi quali l’acqua ed infusi sono somministrati al bambino sin dalla prima settimana, e i primi alimenti solidi già dal quarto mese.
Le madri sud americane, credono che lo stress alteri il latte, di conseguenza possono optare per il latte artificiale per proteggere il neonato dagli effetti nocivi.
L’allattamento è interrotto in modo brusco se la madre è nuovamente incinta, perché credono che il latte perda nutrimento, danneggiando il bambino.
L’allattamento materno nelle società africane tradizionali, oltre ad avere un valore culturale inestimabile, è una necessità biologica, perché difficilmente i neonati arrivano in buona salute all’età di un anno se sono allattati artificialmente, a causa delle scadenti condizioni igieniche. L’allattamento inizia dopo alcuni giorni dalla nascita, il colostro è ritenuto dannoso per il neonato, quindi viene spremuto e si getta. In attesa della montata lattea, sono somministrate tisane, o latte maturo di un’altra donna. L’allattamento al seno in ogni caso non è mai esclusivo, infatti, già dai due tre mesi, è integrato con assaggi di altro cibo quali pappe ai cereali.
In africa il neonato vive in simbiosi con la madre per molto tempo che lo allatta a richiesta e lo porta legato sulla schiena con uno scialle. In Mali si crede che il latte materno crei un legame sanguigno fra la madre e il proprio figlio di conseguenza i neonati sono allattati al seno oltre i due anni. In africa il seno non è considerato solo come erogatore di cibo, ma anche come il miglior oggetto consolatorio del bambino, dunque il seno è sempre a completa disposizione del bambino. Quando non c’è la mamma che possa allattare si ricorre ad un sostituto materno; un’altra donna con la quale si crea una vera e propria parentela di latte.

“Sono la tenerezza e il nutrimento materno che portano alla formazione dell’uomo maturo”
Al-Tabari (X secolo)


Bibliografia:
Islam e alimentazione Infantile. A cura del dr. Enrico Baiocchi e del dr. Mario Cirulli
Lactancia una pràctica que trascende los tiempos. A cura di Camino Lupe
Etnopediatria, bambini e salute in una società multietnica. Fimp Federazione italiana Medici Pediatri
http://www.officinagenitori.org/php/content_art.php?id_content=1845


mercoledì 24 ottobre 2012

il grande grosso libro delle famiglie


MERCAGULP

giovedì 8 novembre dalle 17.15
alla ludoteca di Redona, nel parco turani,

il MERCAGULP
ovvero i bambini potranno allestire una propria bancarella di baratto dei loro giochi
(spesso utilizzata anche per lo scambio figurine).

Si raccoglieranno giochi usati per poi darli ai bambini che li richiedono, per usarli nella ludoteca, regalarli a spazi giochi, scuole e nidi, prestarli...
quindi se volete liberarvi di qualche gioco....

E' un servizio comunale gratuito per bambini dai 6 agli 11 anni!

venerdì 19 ottobre 2012

1500 alberi per respirare


AMBIENTE

1500 alberi per respirare

1500 alberi per respirare

 

 

 

 

 

Tanti sono gli alberi che oggi vengono piantati nel Parco Ovest di Bergamo. Così diventerà un “polmone verde” per una tra le città più popolate della Lombardia di Katia Brega

Grazie alla collaborazione tra il marchio di moda Timberland e Legambiente, ben 1.500 alberi verranno piantati il 19 ottobre nel Parco Ovest di Bergamo. Il progetto è, infatti, quello di far diventare questo parco un vero e proprio “polmone verde” per una delle più popolate città lombarde. Così ben 2 ettari ospiteranno complessivamente 4.000 alberi (gli altri erano stati precedentemente piantati nella prima fase del progetto). Durante questa giornata all'insegna dell'ecosostenibilità e salvaguardia ambientale, verrà lanciato anche “Earthkeepers On The Road. Storie di gente fuori”, nuovo progetto molto interessante. Si tratta di un'iniziativa che dal 29 ottobre per 5 settimane vedrà due reporter professionisti viaggiare per tutta Italia in cerca di persone che hanno scelto di prendersi cura della nostra terra, sia sul lavoro che nella loro vita privata, da qui il termine inglese “Earthkeepers”. Se vuoi partecipare a questa iniziativa, potrai registrarti sull'apposito sito a partire dal 29 ottobre.
(da D di Repupplica, 20 ottobre 2012) 

giovedì 18 ottobre 2012

mercoledì 17 ottobre 2012

Il grande grosso libro delle famiglie, Hoffmann Mary

Il grande grosso libro delle famiglie, Hoffmann Mary

un mondo di altre storie

Un mondo di altre storie

Carthusia
Un mondo di altre storie
a cura di Gabriella Favaro
Carthusia – p.80 – e.14,90

Qualche giorno fa un papà in libreria mi ha chiesto di liberare sua figlia dalle principesse! Ovvero come fare per diversificare l’immaginario della sua bambina di 5 anni popolato esclusivamente dalle dive rosa confetto della produzione disneyana. Gli ho consigliato un libro di qualche anno fa, che non ha perso un briciolo del suo fascino. Realizzato da Carthusia in collaborazione con Emergency, raccoglie 8 fiabe da tutto il mondo: dall’Albania alla Cambogia, dalla Cina all’Egitto, dalle Filippine al Kurdistan, dal Perù al Senegal. Dentro ci sono principesse, ma anche pescatori innamorati, leoni e giganti, contadini sognatori e un calzolaio. Sono storie di diverse tradizioni che conquistano ad ogni latitudine. Inoltre ognuna è illustrata da alcuni tra i migliori illustratori in circolazione (da Chiara Carrer a Octavia Monaco, da Sophie Fatus a Mara Cerri…) e garantisco che sono pagine che sanno affascinare con la diversità del tratto, dei colori e dello stile.

i diritti delle DONNE

nina e i diritti delle donne - sinnos
Nina e i diritti delle donne
di Cecilia D’Elia – ill. Rachele Lo Piano
Sinnos – p.74 – e. 15,50

Andrea Camilleri, Dacia Maraini , Maurizio Costanzo e Paolo Ruffini dicono che è uno dei migliori libri per ragazzi in circolazione. Per questo gli hanno assegnato il Premio Elsa Morante Ragazzi 2012. “Nina e i diritti delle donne” non racconta una storia, ma la Storia di tutte noi. E’ un libro che parla di dimissioni in bianco, pubblicità che usano in maniera offensiva il corpo delle donne, aborto e pari opportunità. Non ci sono principesse, ma tante eroine: da Tina Anselmi a Nilde Iotti, fino ad ognuna di noi che anche oggi conosce i propri diritti e si batte perchè vengano rispettati. Grazie alle accattivanti illustrazioni di Rachele Lo Piano e a un compendio di legislazione rosa, il testo è un fresco mattoncino che non dovrebbe mancare nelle camerette di tutti i bambini: femmine, ma anche maschi!

illustratrice!

alexandra colombo
Come esportare talenti senza far fuggire il cervello. Alexandra Colombo è una giovane illustratrice milanese che fa sognare i bambini di mezzo mondo. I suoi lavori, dal tratto semplice ma originale, sono stati pubblicati in Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Taiwan. Ma anche in Italia per Raffaello, De Agostini e Edizioni Paoline. Ecco la sua microintervista.
Quando è iniziata la tua attività di illustratrice?
Nel 2002, anno della mia laurea all’istituto europeo di design.
Chi sono i tuoi illustratori preferiti?
Toppi (purtroppo recentemente scomparso), Rebecca Dautremer, Poli Bernatene: sono i primi nomi che mi vengono in mente, ma ce ne sono tanti altri. Io adoro comprare i libri per bambini, ho una mia biblioteca personale fornitissima.
Qual è la storia che vorresti tanto illustrare?
Una storia divertente, ma nello stesso tempo una storia che faccia sognare che porti i bambini e gli adulti in un mondo dove tutto sia possibile.
Cosa consigli a chi vuole diventare illustratore?
Il mio consiglio è: non demordere, credere in sé stessi, continuare a disegnare anche se son poche le prospettive di pubblicazione, rimanere umili, imparare dagli illustratori che pubblicano tanto (soprattutto stranieri), avere sempre la mente aperta al lavoro degli altri per poter crescere…
A cosa stai lavorando in questo momento?
Al momento sto illustrando due libri molto divertenti per una casa editrice australiana.
sito: www.alexandracolombo.it
alexandra colombo
alexandra colombo
alexandra colombo

quando l'attesa si interrompe




“Rischio contaminazione”, vaccino esavalente ritirato in 19 Paesi. Non in Italia - Il Fatto Quotidiano

“Rischio contaminazione”, vaccino esavalente ritirato in 19 Paesi. Non in Italia - Il Fatto Quotidiano

martedì 16 ottobre 2012

il genio


GOOD NEWS BAD NEWS

Good News, Bad News

Good News, Bad News

Good news, Rabbit and Mouse are going on a picnic. Bad news, it is starting to rain. Good news, Rabbit has an umbrella. Bad news, the stormy winds blow the umbrella (and Mouse!) into a tree.

So begins this clever story about two friends with very different dispositions. Using just four words, Jeff Mack has created a text with remarkable flair that is both funny and touching, and pairs perfectly with his energetic, and hilarious, illustrations.

Good news, this is a book kids will clamor to read again and again!
 
Jeff Mack is the author and illustrator of many books for young readers including Hush Little Polar Bear, Frog and Fly, and Clueless McGee. He lives carefree in Western Massachusetts where all the clouds have silver linings and everyone’s glass is half-full. Visit him online at www.jeffmack.com.

http://www.chroniclebooks.com/titles/kids-teens/subject/animals-science/good-news-bad-news.html 

SWEET TART SOUP


1 yellow onion, chopped
1 rib of celery, chopped
1 carrot, chopped
1 tablespoon olive oil
1 medium-sized butternut squash, peeled, seeds removed, medium dice
...
1 tart green apple, peeled, cored, chopped
3 cups vegetable broth
Pinches of nutmeg, salt, and pepper

Possible garnishes: roasted pumpkin seeds, ricotta cheese, gorgonzola cheese, sliced apples, herbed croutons.

Illustration by Claudia Pearson, full recipe here: http://ow.ly/euvPy

AUTOSVEZZAMENTO

Autosvezzamento, ovvero seguire l’stinto del bambino

Scritto il 15 Oct 2012 da Serena 13 Comments
Ospitiamo Andrea e Gloria di autosvezzamento.it, un sito “di genitori per genitori” che si occupa di alimentazione complementare a richiesta, ma anche di tutto quello che riguarda l’alimentazione dei bambini, la crescita, il rapporto col cibo e tanto altro. Vi segnalo, tra i tanti, i loro post sui bambini inappetenti, che aiutano a fare pace con un problema diffuso.
Che vogliate o meno provare l’autosvezzamento, che vogliate solo saperne qualcosa in più, che non ne abbiate mai sentito parlare e vi incuriosisce, leggete questo post che introduce con precisione all’argomento. Da qui potete prendere spunto per provare questo approccio all’alimentazione infantile.
Fatti preliminari
Senza scrivere un trattato, prima di parlare di svezzamento, anzi di AUTOsvezzamento ecco alcuni fatti che è bene tenere a mente:
1) Lo svezzamento “tradizionale all’italiana”, e con questo intendo tutto l’ambaradam di mais e tapioca, farine varie, omogeneizzati monogusto, ecc., è una creazione esclusivamente nostrana; basta varcare il confine e le versioni “tradizionali” dello svezzamento cambiano di conseguenza. Ad esempio, i liofilizzati per la prima infanzia non esistono al di fuori dell’Italia, e gli omogeneizzati cambiano completamente da paese a paese e contengono molti ingredienti considerati “proibiti” in Italia (uovo e pomodoro in primis).
2) Il calendario di introduzione degli alimenti è una creazione personale del pediatra di turno, di fatti ne esistono tanti quanti sono gli operatori sanitari (e non) che danno consigli in merito allo svezzamento dei bambini.
3) Non esiste niente in letteratura che supporti il modo di svezzare “tradizionale” italiano, che dica vadano usati omogeneizzati o farine, o che supporti l’uso di brodo di patata e carota.
4) Per quanto riguarda le allergie, la ricerca suggerisce fortemente che non c’è bisogno di ritardare l’introduzione di alcun alimento.
5) Dagli ultimi 10 anni o giù di lì c’è accordo che lo svezzamento vada iniziato intorno ai sei mesi, il che vuole dire che qualcuno inizierà a 5 e altri a 8-9 o, ebbene sì, addirittura più tardi.
Tanto per dare qualche riferimento, per chi fosse interessato ad approfondire, qui trovate le direttive OMS, quelle della UE e, udite udite, quelle del Ministero della Salute italiano. Da nessuna parte si legge che quello che il pediatra medio italiano dà per scontato sia minimamente necessario.
Pappe = perdita di tempo?
Chiaramente se si decide di svezzare il proprio bambino seguendo il metodo “tradizionale all’italiana” non ci sono problemi, in quanto di sicuro non ne morirà (neanche nei casi estremi, che purtroppo esistono, di bambini ingozzati a forza), ma bisogna rendersi conto che lo si fa per scelta personale, per soddisfare il bisogno del genitore e null’altro, in quanto non sta scritto da nessuna parte che seguire un metodo così apporti alcun beneficio al bambino.
Ma allora tutte quelle madri che hanno seguito le indicazioni del proprio pediatra hanno perso tempo? Sì e no… Sì perché hanno fatto qualcosa che non era necessario, ma molto dispendioso in termini economici e di tempo; no perché in fondo hanno fatto quello che ha detto loro il pediatra, per cui non possono certo essere colpevolizzate; la responsabilità risiede nella scadente informazione che troppo spesso ci viene data da chi ci dovrebbe invece aiutare, ma per cento motivi non lo fa.
Svezzamento Vs. Alimentazione complementare
Concentriamoci ora brevemente sul termine “svezzamento”: in letteratura questa è una parola che viene usata poco, mentre si parla di “alimentazione complementare”, espressione che sta prendendo piede anche in circoli più informali. Uno dei capisaldi dello svezzamento “tradizionale all’italiana” è di sostituire una poppata con un pasto “solido”, successivamente di sostituirne un secondo fino a che il latte non è stato eliminato del tutto o quasi. Il problema di questo approccio “dall’alto”, è che il genitore decide quando il bambino deve abbandonare il latte, non viceversa. Se invece parliamo di “alimentazione complementare” ecco che immediatamente sottolineiamo il fatto che il latte rimane l’alimento principale e che i solidi sono quasi un “di più”. L’OMS, così come tutte le altre associazioni internazionali, è chiara nel dire che il latte deve rimanere l’alimento principale per circa i primi 12 mesi di vita del bambino, per cui non c’è nessuna fretta di togliere poppate. L’interesse per il latte piano piano scemerà da solo e i solidi diventeranno sempre più centrali alla dieta del bambino. Chiaramente alcuni completeranno questo passaggio più rapidamente, altri più lentamente, altri MOLTO più lentamente, ma qual è il problema? Dopo tutto se a un bambino è permesso imparare a camminare quando è pronto, o a parlare quando se la sente, perché lo stesso principio non dovrebbe valere per il cibo?
Deficienze alimentari
Molto, troppo spesso se il bambino non mangia sempre un pasto perfettamente bilanciato ci presentano come spauracchio la deficienza da questo, la carenza da quell’altro, ecc. ecc.
Prendiamo ad esempio la tanto temuta carenza da ferro e vi chiedo cos’è meglio, forzare un bambino a mangiare quando non è ancora pronto o aspettare e, nella peggiore delle ipotesi, dargli un’integrazione di ferro SE E QUANDO tale carenza verrà riscontrata? Dopo tutto, anche se gli presenti il famoso pasto perfettamente bilanciato, se poi non lo mangia tutto che succede? Tutto il lavoro di bilanciamento se ne va nel secchio. E se ne vuole di più? Le variabili in gioco sono troppe per pensare di aver tutto sotto controllo (una delle grande illusioni che le mamme italiane hanno e sulla quale l’industria del baby food specula ampiamente), per cui limitiamoci a quello che possiamo veramente valutare, ovvero SE il bambino vuole effettivamente mangiare, NON QUANTO O COSA secondo noi dovrebbe ingerire.
Alimentazione complementare A RICHIESTA
Finora di cosa abbiamo parlato: abbiamo detto che le tabelle di introduzione degli alimenti non hanno basi scientifiche, che il metodo dello svezzamento “all’italiana” può essere considerato come opera di fantasia e che che l’industria del baby food non ha ragione di esistere. Inoltre abbiamo sottolineato che i solidi, fino al compimento dei 12 mesi, fanno da complemento al latte, NON da sostituto.
L’ultimo tassello che rimane per completare il mosaico dell’autosvezzamento (conosciuto anche come Alimentazione Complementare a Richiesta, o ACR) è ricordarsi che la richiesta del cibo deve venire dal bambino e non da terzi. Dopo tutto, se quello che mangia non ha molta importanza, se quando lo mangia non ha molta importanza e se quanto ne mangia non ha molta importanza, a che pro affannarsi affinché ne mangi almeno un po’ quando secondo ME (e non secondo il bambino) è arrivato il momento giusto? Tanto vale lasciare decidere a lui.
Anarchia o sviluppo naturale?
Messa così sembra una cosa esoterica e quasi anarchica, ma invece non c’è niente di più semplice e naturale… tuo figlio condivide la tavola con te (ebbene sì, chi fa pasti separati a mio avviso perde una bella fetta della vita dei propri figli) e quando meno te lo aspetti… ZAC e arraffa un pezzo di carne… ZAC e prende un pezzo di pane. All’inizio non saprà cosa farsene e ci giocherà… lo metterà in bocca, lo sputerà, ci farà (secondo il nostro punto di vista) schifezze inenarrabili, ma queste sono cose che fanno tutte parte dell’apprendimento. Poi magari per due-tre giorni o per una settimana o più sembrerà disinteressato a quello che succede a tavola, concentrandosi invece sulle ombre sul muro, giocando con il telefonino della mamma o il telecomando della TV. Ma poi vi distraete un attimo… e ZAC! riparte alla carica.
Una storia vera
Tanto per fare un esempio di vita vissuta, figlia due ha cominciato a mostrare interesse per i solidi a 5 mesi, mentre eravamo in aereo in viaggio per l’Italia, e ci ha rubato un torsolo di mela; se l’è ciucciato per un bel po’ e poi ce l’ha restituito. Queste ciucciate di frutta sono andate avanti a fasi alterne per circa 6 settimane e verso i 6 mesi e mezzo, quando oramai stava seduta e non aveva più un riflesso di estrusione troppo forte, ha cominciato a volere qualcosa di maggiormente sostanzioso. In altre parole, cosa è successo? Noi genitori sapevamo che da un momento all’altro avrebbe cominciato a mangiare qualcosa, ma abbiamo fatto un passo indietro aspettando che l’interesse venisse da lei. Noi ci limitavamo ad avere a portata di mano qualcosa che lei potesse afferrare qualora lo avesse desiderato e così è stato.
Allattati fino alla maggiore età?
A chi teme che se non si toglie il latte (più o meno) bruscamente si finirà ad allattare fino alla laurea chiedo: avete mai conosciuto qualcuno che continua ad alimentarsi solo di latte, non dico in età adulta, ma passati i 2-3 anni? Ne avete mai sentito parlare? Io no, e allora a che pro cercare di fare le cose a modo mio, quando posso lasciare che seguano il loro corso e vivere una vita molto più tranquilla?
- Autosvezzamento.it -

domenica 14 ottobre 2012

l'ora di religione

Abolizione dell'ora di religione cattolica dalle scuole pubbliche italiane

abolizione dell'ora di religione cattolica dalle scuole pubbliche italiane


Perché è importante

Se vogliamo fare dell'Italia un Paese veramente laico e democratico è necessario abolire tutti i privilegi - uno di questi è quello della religione cattolica rispetto a tutte le altre; nelle scuole statali si dovrebbero insegnare o tutte le religioni (storia delle religioni, p.es.) o nessuna, e non soltanto una, come avviene adesso.
Ricordiamo che l'ora di religione cattolica a scuola è un relitto concordatario, essendo stata istituita con i Patti Lateranensi, nel 1929, fra Mussolini e il Papa; in una vera democrazia non dovrebbero permanere leggi e accordi firmati durante una dittatura.
 

PER FILO E PER SOGNO

4a fiera "Per filo e per sogno", 
Ponte S. Pietro (BG), 
domenica 14 ottobre 2012



Appuntamenti FIERA-MERCATO DEL TESSILE ECOLOGICO, ETICO E SOSTENIBILE
Abiti con ingredienti sani, dall’acquisto alla manutenzione al riciclo
DOMENICA 14 OTTOBRE 2012 ore 10.00 – 18.30 CENTRO LA PROPOSTA, PONTE S. PIETRO
Dopo il successo delle due edizioni primavera e autunno 2011 e di quella del maggio di quest’anno, ritorna domenica 14 ottobre la fiera-mercato del tessile ecologico, etico e sostenibile “Per filo e per sogno”, come di consueto ospitata presso il Centro La Proposta di Ponte San Pietro dalle 10 alle 18.30.
"Per filo e per sogno" è progetto che nasce dall’esigenza di alcuni GAS (Gruppi di acquisto solidale) della bergamasca che hanno scelto di acquistare collettivamente anche capi di abbigliamento oltre ai prodotti alimentari: poter toccare con mano e provare i capi d'abbigliamento, sceglierne le taglie e i colori, ascoltare i produttori mentre raccontano dei metodi di lavorazione e descrivono i motivi che hanno portato all’utilizzo di fibre naturali biologiche, tinte con coloranti vegetali o naturali non può che essere il modo migliore per apprezzare le qualità di una stoffa e conoscerne la storia, il lavoro, le scelte di equità e trasparenza di chi la produce.
L'iniziativa è stata accolta sin dalla prima edizione con molto favore dalle aziende interpellate che hanno ormai stabilmente messo nella propria agenda la partecipazione alla fiera, organizzata dai GAS di Ponte San Pietro, Mozzo, AltroGas Fontana (Bergamo), in collaborazione con Mercato&Cittadinanza, con la gestione del Centro La Proposta e il patrocinio del Comune di Ponte S. Pietro.
Oltre all'esposizione, sarà disponibile un bookshop a tema e verranno organizzati laboratori e attività creative per bambini, tutti condotti da volontari; a pranzo sarà possibile gustare a €7,00 un menù curato dal Centro La Proposta a base di ingredienti biologici selezionati dal GAS (pasta IRIS http://www.irisbio.com/, verdure della cooperativa BIPLANO http://www.cooperativabiplano.it, caffè Malatesta http://www.caffemalatesta.org) accompagnato da acqua in brocca dell'acquedotto.
Oltre ai produttori già intervenuti nelle precedenti edizioni, saranno presenti nuove realtà che operano nel mondo del tessile “pulito” e sarà dedicato uno spazio particolare alla creatività e al riciclo dei materiali.
I capi proposti dai produttori in fiera sono realizzati utilizzando anche fibre alternative quali la canapa, il bambù, l'ortica oltre naturalmente a cotone biologico, lino, seta e lana.
E' proprio grazie al confronto diretto e all'approfondimento che è possibile sensibilizzarsi rispetto all’importanza dell'utilizzo di queste fibre meno diffuse.
Il cotone ad esempio richiama l’immagine della purezza, ma in realtà le cifre parlano chiaro: il 5% delle terre coltivate è destinato alla coltivazione del cotone e le piantagioni assorbono il 25% della produzione mondiale di pesticidi. La coltivazione del cotone può essere definita come la più inquinante in assoluto anche perché la lavorazione successiva e trasformazione delle fibre in tessuti e capi d'abbigliamento richiede massicci trattamenti con composti chimici di sintesi, infatti, nel trattamento del cotone “convenzionale” sono impiegati detergenti, sbiancanti, coloranti, brillantanti, conservanti, antiparassitari. I capi, infine, possono contenere fino al 25% di fibre di altra natura pur riportando sull'etichetta la dicitura "cotone 100%"! Nelle calze, per esempio, la punta ed il tacco vengono rinforzate con fibre sintetiche non citate in etichetta…
Quando la pelle sensibile si trova a contatto con elementi percepiti come aggressivi cerca di difendersi: se l'abbigliamento indossato contiene sostanze chimiche o fibre sintetiche la pelle mette in atto un programma di difesa sotto forma di sudore, acidi, proteine, ormoni, inviati nella zona sottoposta all'attacco cosicché pelle può apparire calda e arrossata, o fredda e umida.
Probabilmente la strada più semplice per il nostro benessere consiste nel rispetto della nostra natura e nell’utilizzo di fibre naturali.


PROGRAMMA

ore 10:00 Apertura Fiera/Mercato
Produttori solidali: Made in NO, Le Calze Natura, Ekru, Eco Geco, EquixEden, Kyo, Produttori Indipendenti, Canvas, Medea, Angela Caremi, Marina Oldani, Paola della Pergola, Tessitura D’ori, Baci di trama, Retro Ecowear, Cooperativa REA, Limes, Stefania Masotto, Letizia Rossini, Pret à jouer,il Mandorlo Biologico, Tinture Antiche, Naturalmente Tessuti, abbigliamento del commercio equo solidale Amandla e Mascobado.
Attività complementari: laboratori creativi per bambini e bambine a cura della cooperativa Lumaca e Le Chat Tricot.

ore 11:00 “racconti e trame” letture per bambini/e,
libri in collaborazione con la libreria Spazio Terzo Mondo

a pranzo, bio menu con i prodotti selezionati dai GAS: 7 euro

ore 18:30 chiusura manifestazione


Per info:
Cinzia (GASP Ponte S.Pietro) tel. 347 9753108
Claudio (Gas di Mozzo) tel. 338 7520039
Chiara (Altro Gas Fontana) tel. 349 2726037

venerdì 12 ottobre 2012

Pomeriggi Merenda

Tornano in libreria a Seriate
i pomeriggi di Merenda e Libri, 
dai 2 anni:  
 
 
 

libri carini...

Come diventare svedesi
Se volete diventare svedesi il programma e la dieta da seguire sono veramente stringenti. Vi viene in soccorso la guida e i consigli dell’illustratrice greca Daphne Sivetidis: bere parecchio alcool e caffe, accendere candele per ogni occasione, mangiare un uovo al giorno…
Storia di un albero
Storia di un albero
di Emilie Vast
Gallucci – p.30 – e.13
Il libro di oggi è un oggetto prezioso e incantevole. Racconta la circolarità della vita e l’armonia della natura. Il ritmico incedere delle stagioni e la generosa fecondità della terra. Illustrato con due soli colori è un albo che invita a raccontare tutte le storie che [...]
Jacopo Rosati
Sarà forse perchè in città pur essendo autunno ancora si sentono le cicale e si dorme con la finestra aperta, ma è qualche giorno che i bagnanti di panno lenci di Jacopo Rosati non mi escono dalla testa. Questa contraddizione da effetto serra dell’illustrazione è il tratto distintivo di questo bravissimo e giovanissimo illustratore veneziano. [...]
Il signor Dabassso
Il signor Dabasso
di Enrico Bertuccioli
Edicolors – p.32 – e.9,90
Il libro di oggi è uscito in una collana che si chiama “Le torri incantate” della casa editrice genovese Edicolors: libricini lunghi e stretti (12×24 cm). Proprio il formato ideale per accogliere le aspirazioni del signor Dabasso, un omino che – come tutti noi – si trova costantemente [...]
E’ atterrato Yuri
Sono atterrati in Puglia, Yuri e il suo coniglietto Sputnik. Di ritorno da una missione intergalattica alla scoperta di mondi lontani, ne avranno certamente tantissime da raccontare. Se volete starli a sentire, andatevi a sfogliare la rivista per bambini (gratuita) che un gruppo di illustratori baresi ha messo su nelle scorse settimane.
L’amicizia è…
L’amicizia è…
di Mies Van Hout
Lemniscaat – pag. 32 – e.16
Attenzione: questo libro contiene solo 20 parole. Ma sono forse le parole più importanti di tutte. Quelle da imparare fin da subito. Quelle da ricercare fino all’ultimo respiro. Quelle che forse, andando a scavare, racchiudono il senso della nostra vita.
Pinocchio. Canzoni con il naso lungo
Pinocchio. Canzoni con il naso lungo
di Carlo Biglioli – ill. Silvia Bonanni
Il Castoro – p.48 – e.18 (con cd)
Esce oggi in libreria (anche se sarebbe più giusto dire “entra” e poi noi librai ci auguriamo che subito “esca” da dove è entrato): “Pinocchio. Canzoni con il naso lungo”, un albo con 15 canzoni di un [...]

giovedì 11 ottobre 2012

storia di un albero

Storia di un albero
emilie vast - storia di un albero
 
di Emilie Vast
Gallucci – p.30 – e.13

Il libro di oggi è un oggetto prezioso e incantevole. Racconta la circolarità della vita e l’armonia della natura. Il ritmico incedere delle stagioni e la generosa fecondità della terra. Illustrato con due soli colori è un albo che invita a raccontare tutte le storie che silenziosamente ispira tra le sue pagine. Sussurra le giornate di lepri, scoiattoli, anatre e cinghiali: ognuno di loro ha il suo ruolo e sembra adempievi con gioia.
Anche l’uomo ha un suo posto, sa che non deve conquistarsi la scena e lascia le sue sparute tracce: una bicicletta, una scala, un trattore, un cestino…
“Storia di un albero” è il capolavoro di Emilie Vast(*), illustratrice francese, maestra nel rappresentare i boschi e il loro abitanti. Lo consiglio soprattutto come storia della buona notte da leggere sottovoce, mischiata alle coccole, prima di abbandonarsi ai nostri piccoli letarghi quotidiani.

interessanteeeeeeee

http://www.centostorie.it/

L'amicizia è...


L’amicizia è…
di Mies Van Hout
Lemniscaat – pag. 32 – e.16

Attenzione: questo libro contiene solo 20 parole. Ma sono forse le parole più importanti di tutte. Quelle da imparare fin da subito. Quelle da ricercare fino all’ultimo respiro. Quelle che forse, andando a scavare, racchiudono il senso della nostra vita. Sono le parole che scandiscono il nostro essere al mondo. E, poiché vivere è convivere, sono le esperienze che si fanno con un amico vero. Alcune di loro sono: ridere, annoiarsi, disperarsi, litigare, fare pace, volersi bene. Le altre sta a voi scoprirle.
Illustrato dalla maestra olandese Mies Van Hout con mostriciattoli buffi e improbabili, è il primo dizionario sentimentale che accompagnerà il bambino alla scoperta delle emozioni.
Consigliato dai 2 ai 3 anni.

ATOCHA

http://www.tuttogreen.it/la-stazione-madrilena-di-atocha-ora-e-unenorme-serra/

gender is....


Estendere il diritto al matrimonio a persone dello stesso sesso 
sposta in alto l'asticella dei diritti di libertà.

Chi guarirà le ferite di questo bambino?





IL CASO

Bimbo prelevato a scuola da polizia
Il video shock fa scoppiare il caso

La trasmissione "Chi l'ha visto?" ha mostrato il filmato dell'azione delle forze dell'ordine in una scuola elementare veneta: dieci anni, con i genitori separati, doveva essere trasferito in una struttura protetta per ordine del giudice. La madre organizza la protesta: "E' incivile come ce l'hanno portato via"

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/10/11/news/bimbo_scuola_prelevato_polizia-44303079/?ref=HRER2-1
 

giovedì 4 ottobre 2012

ACCABADORA

Romanzo vincitore del Premio Campiello 2010

«Acabar», in spagnolo, significa finire. E in sardo «accabadora» è colei che finisce. Agli occhi della comunità il suo non è il gesto di un'assassina, ma quello amorevole e pietoso di chi aiuta il destino a compiersi. È lei l'ultima madre.

scuola di circo per piccoli

http://ambaradan.wordpress.com/

Che Orlando 2018 abbia inizio!

Vi aspettiamo da stasera al Festival Orlando 2018 con uno spazio dedicato ad Altrestoriepossibili. Libri, immagini, suoni e colori di un...