martedì 9 febbraio 2016

Indovina chi viene a cena?

Una domenica sera d'inverno.
Una cena a due vicino a casa, in un ristorante carino, aperto da poco, gestito da persone giovani....
Dopo aver ordinato, vado in bagno.
Nuovo, ben curato...pulito.
Mi blocco....disorientata...


Oddio...
Bagno donne/disabili o uomini?
Noooooooooo...
E io che volevo almeno stasera godermi una serata senza pensare a nulla e senza arrabbiarmi.......
Sob....
Possibile che nel 2016 , tra tanti discorsi attorno al tema delle discriminazioni (di genere e non solo), davanti a dibattiti attorno al tema dell'inclusione...
Beh... la prima riflessione che viene è quella dell'assimilazione della disabilità al genere femminile...
Forse la donna, dedita alla cura in quanto tale, è il genere più tutelante per accogliere in bagno un disabile maschio?
Già....perchè in quale bagno dovrebbe recarsi un disabile maschio?
Come se poi ci dovesse essere per forza una distinzione nei generi per la costruzione di un bagno oggi..... e forse non sarebbe
e meglio fornire entrambi i bagni di sanitari e misure adatte ad un potenziale cliente (maschio o femmina che sia)portatore di una disabilità?
Mah...
Sbigottita e polemica mi rendo conto che nel frattempo la mia pizza potrebbe già essere quasi arrivata e il mio compagno di cena potrebbe essere stanco di aspettarmi...
Che fatica essere sempre attiviste!

lunedì 1 febbraio 2016

Astronaute e non solo!


Riporto un preziosissimo contributo di una mia scrittrice preferita che ieri sera è stata intervistata a Presa Diretta su Rai 3 attorno al tema dell'educazione all'affettività...
L'Italia è tra i pochi paesi a non aver ancora un programma di educazione all'affettività e alla sessualità curricolare nelle scuole...
#SVEGLIAITALIA!

La scuola non deve chiedere il permesso alle famiglie per occuparsi di educare all'uguaglianza e alla diversità...Allora la scuola dovrebbe chiedere l'autorizzazione anche ai genitori razzisti che odiano le persone diverse per parlare di diritti a scuola? Per non urtare la sensibilità del padre che dice ancora negro quando vede un uomo africano?
.... Con la scusa dell'urtare le sensibilità dell'educazione parentale stiamo allontanando i bambini e le bambine dalla democrazia e da anni di lavoro attorno alla lotta per i diritti fondamentali dell'uomo e della donna....




"Tutti quelli che osteggiano il percorso dell’educazione di genere usano la parola gender, la inglesizzano perché in questo modo la rendono aliena, e le persone non sanno più cosa significa ma in realtà è una parola che noi usiamo continuamente ed è una cosa diversa dal sesso. Nasciamo maschi e femmine, su questo nessuno a dubbi, ma che cosa voglia dire essere maschi ed essere femmine nel comportamento nella società del 2015 questo è il genere. L’educazione di genere tende a decostruire il maschilismo. Questo è un paese dove se sei un astronauta nel titolo di un giornale dice “astronauta italiano nello spazio” se invece sei Samantha Cristoforetti il titolo dice “ la donna astronauta nello spazio”. La donna continua a essere una connotazione più forte dell’astronauta, perché l’uomo può essere ciò che vuole la donna può essere tutto ciò che le è permesso essere essendo donna. Questo è discriminazione, questo è che si combatte con quei progetti.
C’è tanta ignoranza, è attraverso le narrazioni che si costruisco i pregiudizi. Io mi domando: a chi fa paura che si possa dire in una scuola a una bambina che può essere quello che vuole e andrà bene.
Forse non è vero che in questo paese possiamo essere quello che vogliamo, in questo paese dobbiamo ancora essere quello che ci dicono che dobbiamo essere.
Se tu tocchi i modelli di genere stai toccando il modello di famiglia che ne deriva che non a caso si chiama famiglia patriarcale. Il nostro linguaggio dichiara i nostri stereotipi, il padre è capofamiglia e se è capo vuol dire che comanda e chi sta sotto obbedisce. Chi ha questa idea di famiglia giustamente deve preoccuparsi dei progetti di decostruzione dei pregiudizi, perché si spera che a scuola ai bambini si possa dire: nella famiglia non ci sono capi.
Stiamo parlando di discriminazione, il maschilismo così come il razzismo o come l’antisemitismo e l’omofobia sono la negazione di un principio basico: le persone hanno tutti gli stessi diritti. Sei discriminato, in quanto omosessuale perché il modello virile maschile ti associa ad un altro uomo e sei inferiore se ti associa ad una donna.
E’ fondamentale decostruire i modelli di genere femminile e maschile sia per le donne che per gli omosessuali."(
Michela Murgia)

Ecco qui la proposta di legge che stanzia da molto tempo in Parlamento....
http://www.celestecostantino.it/introduzione-delleducazione-sentimentale-nelle-scuole/

Che Orlando 2018 abbia inizio!

Vi aspettiamo da stasera al Festival Orlando 2018 con uno spazio dedicato ad Altrestoriepossibili. Libri, immagini, suoni e colori di un...