Memorie fotografiche di un pomeriggio di laboratorio "Altrestoriepossibili" alla Libreria Palomar di Bergamo!
#Altrestoriepossibili è un progetto nomade nato dall'associazione Immaginare Orlando e la cooperativa HG80, per raccontare l'educazione alle differenze attraverso libri nutrienti, piccole attività, formazioni che allenano alla meraviglia e all'esplorazione di tutte le possibilità che abitano in noi.
Visualizzazione post con etichetta istallazioni creative. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta istallazioni creative. Mostra tutti i post
lunedì 24 ottobre 2016
martedì 23 aprile 2013
io ricreo
Una lampada da una gruccia, un antigoccia dalla cialda del caffè, un quadro da un vecchio cd, un candelabro da un cucchiaio… Le lettrici di CasaFacile sanno bene che il bidone della spazzatura non è per forza l’ultima casa degli oggetti, anzi! Vi segnaliamo quindi con piacere il libro “ioRicreo” che contiene 49 progetti di riciclo creativo alla portata di tutti: tante idee originali per salvare plastica, carta, cartoncino, alluminio, tessuti, legno... dai cassonetti, per unire la creatività al risparmio, sia per l’ambiente che per il portafogli! Terre di mezzo Editore, 128 pagine, 12 euro in libreria, sconto 10% se acquisti qui: http://libri.terre.it/libri/collana/0/libro/391/IoRicreo
lunedì 22 aprile 2013
martedì 26 marzo 2013
BOMBE
Guerrilla Gardening: come si fanno le bombe di semi
Fate azioni d'amore partendo da un seme. In questo articolo vi spieghiamo come fare una bomba di semi: da gettare ovunque e in ogni luogo!
...
Mettete fiori nei cannoni: era un detto degli anni '70, della Flower Power Generation. Oggi i figli dei fiori si sono trasformati in molteplici manifestazioni umane, come i guerriglieri del Guerrilla Gardening.
Gli attivisti della semina selvaggia se ne vanno, a volto coperto nella notte, a seminare fiori e ortaggi nelle zone degradate della città, creano delle aiuole stupende e coloratissime, preparano bombe di terra e semi e le gettano dove ci sia un lenzuolo di terreno disponibile.
Fanno cultura, celebrano la vita oltre la specie, credono in un'idea, sono pacifisti. Seminano Amore attraverso dei piccoli semini.
Tutti noi possiamo fare la guerriglia dei semi, uscire alla sera o anche al mattino con un cestino pieno di bombe di semi e spargere la vita sulla terra.
Ce la vogliamo allora costruire una bomba di semi? Ecco come sifa.
1 Prendere una vaschetta di terriccio comune
2 Preparare un mix di semi (fiori di campo e trifoglio, varietà di fiori perduti, fiori e ortaggi e altri che ritenete adatti)
3 Procurarsi un poco d’acqua
4 Mischiare il terreno con i semi (per ogni due parti di terreno, una deve essere di semi)
5 Aggiungere acqua quanto basta per amalgamare il tutto
6 Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo
7 Iniziare la pallina raccogliendo una piccola porzione di impasto nel palmo della mano
8 Lavorare il tutto fino ad ottenere una pallina come quella della foto
http://www.stilenaturale.com/ news/1437/ Guerrilla-Gardening-come-si-fan no-le-bombe-di-semi.html
Fate azioni d'amore partendo da un seme. In questo articolo vi spieghiamo come fare una bomba di semi: da gettare ovunque e in ogni luogo!
...
Mettete fiori nei cannoni: era un detto degli anni '70, della Flower Power Generation. Oggi i figli dei fiori si sono trasformati in molteplici manifestazioni umane, come i guerriglieri del Guerrilla Gardening.
Gli attivisti della semina selvaggia se ne vanno, a volto coperto nella notte, a seminare fiori e ortaggi nelle zone degradate della città, creano delle aiuole stupende e coloratissime, preparano bombe di terra e semi e le gettano dove ci sia un lenzuolo di terreno disponibile.
Fanno cultura, celebrano la vita oltre la specie, credono in un'idea, sono pacifisti. Seminano Amore attraverso dei piccoli semini.
Tutti noi possiamo fare la guerriglia dei semi, uscire alla sera o anche al mattino con un cestino pieno di bombe di semi e spargere la vita sulla terra.
Ce la vogliamo allora costruire una bomba di semi? Ecco come sifa.
1 Prendere una vaschetta di terriccio comune
2 Preparare un mix di semi (fiori di campo e trifoglio, varietà di fiori perduti, fiori e ortaggi e altri che ritenete adatti)
3 Procurarsi un poco d’acqua
4 Mischiare il terreno con i semi (per ogni due parti di terreno, una deve essere di semi)
5 Aggiungere acqua quanto basta per amalgamare il tutto
6 Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo
7 Iniziare la pallina raccogliendo una piccola porzione di impasto nel palmo della mano
8 Lavorare il tutto fino ad ottenere una pallina come quella della foto
http://www.stilenaturale.com/
giovedì 7 marzo 2013
giovedì 31 gennaio 2013
coriandoli in testa
Fai da te! Coriandoli in testa
Il carnevale è cominciato! Voi da cosa vi siete travestiti? Avete realizzato da soli la vostra maschera?
Io, sbirciando nella rete in questi giorni, ho trovato un facilissimo tutorial nel blog Llevo el invierno, la gentilissima Eri, in pochi, facilissimi passi, ci spiega come mettersi dei coriandoli in testa con stile!
Io, sbirciando nella rete in questi giorni, ho trovato un facilissimo tutorial nel blog Llevo el invierno, la gentilissima Eri, in pochi, facilissimi passi, ci spiega come mettersi dei coriandoli in testa con stile!
Piccole e grandi lo adoreranno: ecco un fiocco per capelli ripieno di coriandoli!
Materiali:
- 2 strisce di plastica lunghe 20 cm e larghe 10 cm,
- coriandoli
- scotch / adesivo colorato
- colla
- 2 strisce di plastica lunghe 20 cm e larghe 10 cm,
- coriandoli
- scotch / adesivo colorato
- colla
Procedimento:
- su una delle due strisce di plastica incolla i coriandoli.
- cuci l’altra striscia di plastica su quella precedente.
- stringi al centro la fascia con l’adesivo colorato in modo da creare il fiocco
- su una delle due strisce di plastica incolla i coriandoli.
- cuci l’altra striscia di plastica su quella precedente.
- stringi al centro la fascia con l’adesivo colorato in modo da creare il fiocco
Ebbene sì, questo è quanto, avete finito! Potrete applicare il fiocco a una molletta o un cerchietto!
E adesso più belle e colorate che mai sarete in perfetto look carnevalesco!
E adesso più belle e colorate che mai sarete in perfetto look carnevalesco!
Un grazie a Eri e soprattutto alla bella Emma che si è prestata per il servizio fotografico come una vera star!
Ovviamente questa è solo un’idea!
Potrete sbizzarrirvi utilizzando diversi materiali da inserire
all’interno del fiocco: cuori, glitter e chi più ne ha più ne metta!
martedì 29 gennaio 2013
lunedì 14 gennaio 2013
tutorial mei tai
PREMESSA:
Si tratta di un modello base al quale è possibile apportare varianti, migliorie, modifiche. Questo è il modello al quale sono approdata dopo diverse sperimentazioni, test e utilizzi. E’ quello con il quale, personalmente, mi trovo meglio.
Potete modificare la lunghezza delle fasce in base alla vostra corporatura e a quella di chi porterà il bambino, allungando o riducendo la misura. Per il pannello, vi consiglio di mantenere la larghezza della seduta di almeno 40 cm, per garantire al bambino una corretta postura una volta seduto.
OCCORRENTE:
Io consiglio, almeno per le fasce e un pannello, un cotone pesante piuttosto resistente. Potete comunque sbizzarrivi e usare, soprattutto per un verso del pannello , velluto, jeans, seta, pile, tessuto giacca a vento, etc, etc (per vedere qualche esempio clicca qui)
PROCEDIMENTO
1. TAGLIO (nota bene: non sono da considerare centimetri in più per le cuciture. Sono già contemplati nel carta modello)
2. PIEGO la fascia centrale dritto contro dritto e CUCIO lasciando un’apertura centrale che mi servirà per rivoltare la fascia sul lato diritto. (le cuciture lungo il tratto tratteggiato rosso)
3. PIEGO le fasce laterali in due dritto contro dritto e CUCIO lasciando un’estremità aperta
4. RIVOLTO le fasce sul lato dritto della stoffa e IMPUNTURO lungo i bordi (cucitura lungo i bordi della fascia)
5. Appoggio i due pannelli uno contro l’altro DRITTO CONTRO DRITTO e CUCIO lungo la linea tratteggiata rossa, lasciando l’estremità inferiore aperta
6. Risvolto il pannello e impunturo lungo i bordi
7. INSERISCO le fasce laterali nell’invito almeno per 10 centimetri. Fermo con degli spilli, risvoltando i bordi della stoffa del pannello all’interno. CUCIO con PUNTO TRIPLO (cucitura di rinforzo) come indicato in figura disegnando una x.
8. INSERISCO la fascia centrale, punto con degli spilli, risvoltando il lembo inferiore della stoffa all’interno. CUCIO lungo la linea tratteggiata rossa.
MEI TAI FINITO!!!!!!!!!!
Le varianti sono molteplici: fasce imbottite, pannello imbottito, poggiatesta, reggitesta, pannello più piccolo, pannello rettangolare, pannello quadrato, fasce più strette, fasce più larghe………..buon divertimento!
Si tratta di un modello base al quale è possibile apportare varianti, migliorie, modifiche. Questo è il modello al quale sono approdata dopo diverse sperimentazioni, test e utilizzi. E’ quello con il quale, personalmente, mi trovo meglio.
Potete modificare la lunghezza delle fasce in base alla vostra corporatura e a quella di chi porterà il bambino, allungando o riducendo la misura. Per il pannello, vi consiglio di mantenere la larghezza della seduta di almeno 40 cm, per garantire al bambino una corretta postura una volta seduto.
OCCORRENTE:
- stoffa 2 mt per 150 cm
- cartamodello (facoltativo, ma vi consiglio di perdere un po’ di tempo per farlo: vi rimarrà come traccia per realizzarne di diversi)
- macchina da cucire
Io consiglio, almeno per le fasce e un pannello, un cotone pesante piuttosto resistente. Potete comunque sbizzarrivi e usare, soprattutto per un verso del pannello , velluto, jeans, seta, pile, tessuto giacca a vento, etc, etc (per vedere qualche esempio clicca qui)
PROCEDIMENTO
1. TAGLIO (nota bene: non sono da considerare centimetri in più per le cuciture. Sono già contemplati nel carta modello)
- 2 pannelli centrali (le misure indicate in foto prevedono già qualche centimetro in più per le cuciture). I pannelli finiti saranno larghi al centro 40 cm e la lunghezza totale sarà di cm 63.
- 1 fascia centrale larga 30 cm e lunga 180 cm (una volta ripiegata in due ottengo la fascia finita del disegno 14 cm per 180 cm)
- 2 fasce laterali larghe 30 cm e lunghe 190 cm (una volta ripiegata in due ottengo la fascia finita del disegno 14 cm per 180 cm). Le fasce possono anche esser più corte a secondo della corporatura. Io le uso lunghe 170 cm e sono alta 1,63, tg 42/44.
![]() |
Mei tai: il pannello centrale |
![]() |
Mei tai: le fasce |
2. PIEGO la fascia centrale dritto contro dritto e CUCIO lasciando un’apertura centrale che mi servirà per rivoltare la fascia sul lato diritto. (le cuciture lungo il tratto tratteggiato rosso)
3. PIEGO le fasce laterali in due dritto contro dritto e CUCIO lasciando un’estremità aperta
4. RIVOLTO le fasce sul lato dritto della stoffa e IMPUNTURO lungo i bordi (cucitura lungo i bordi della fascia)
5. Appoggio i due pannelli uno contro l’altro DRITTO CONTRO DRITTO e CUCIO lungo la linea tratteggiata rossa, lasciando l’estremità inferiore aperta
6. Risvolto il pannello e impunturo lungo i bordi
7. INSERISCO le fasce laterali nell’invito almeno per 10 centimetri. Fermo con degli spilli, risvoltando i bordi della stoffa del pannello all’interno. CUCIO con PUNTO TRIPLO (cucitura di rinforzo) come indicato in figura disegnando una x.
8. INSERISCO la fascia centrale, punto con degli spilli, risvoltando il lembo inferiore della stoffa all’interno. CUCIO lungo la linea tratteggiata rossa.
MEI TAI FINITO!!!!!!!!!!
Le varianti sono molteplici: fasce imbottite, pannello imbottito, poggiatesta, reggitesta, pannello più piccolo, pannello rettangolare, pannello quadrato, fasce più strette, fasce più larghe………..buon divertimento!
lunedì 3 dicembre 2012
CATTEDRALE VEGETALE
Cattedrale Vegetale: nel bergamasco il primo santuario green per celebrare l'arte, la natura e la biodiversita'
Sarà inaugurata sabato 4 settembre la prima Cattedrale Vegetale che sorgerà a Oltre il Colle, una località del bergamasco, ai piedi del Monte Arera, a 1345 metri di altitudine. Si tratta di un'opera d'arte, un vero e proprio santuario verde che potrà vantare 5 navate e 42 colonne realizzate con ben 1800 pali di abete, 600 rami di castagno e 6 mila metri di rami di nocciolo tenuti insieme intrecciando legno flessibile, picchetti, chiodi e corde.
Il progetto, ispirato ai principi della Land Art riprende l'opera che l'artista Giuliano Mauri, scomparso lo scorso anno, presentò nel 2001 all'interno di Arte Sella ed è stato portato a termine in questi giorni a due anni dall'avvio dei lavori per celebrare l'Anno internazionale della biodiversità.
Voluta dal Parco delle Orobie Bergamasche, insieme ai Comuni di Oltre il Colle, Roncobello e Ardesio e con la partecipazione del Centro di Etica Ambientale
di Bergamo, la struttura sorge, circondata da alberi, al centro di una
silenziosa radura e si estende per 650 metri quadrati di superficie.
Lunga 28,5 e larga 24 metri, la Cattedrale vegetale ha
un'altezza che varia da 5 a 21 metri destinata ad aumentare, con le
piante che cresceranno, di circa 50 centimetri all'anno.
"L'idea è nata un po' di anni fa quando ero dirigente del servizio parchi della Regione Lombardia - racconta Franco Rossi, presidente del Parco delle Orobie Bergamasche
- Nei parchi, l'idea di fruizione per l'uomo è sempre stata legata a
qualcosa che modificasse l'ambiente: alberghi, sentieri, impianti di
risalita; ora abbiamo voluto proporre qualcosa di significativo che rispettasse al 100% la natura".
Ma il nuovo santuario che assumerà
via via sempre più la forma di una verde cattedrale gotica non sarà
adibito a luogo di culto bensì, sfruttando la sua struttura aperta e
percorribile in ogni direzione è destinato ad ospitare eventi culturali, concerti, manifestazioni folkloristiche,
oltre che diventare luogo di sosta per momenti formativi e come base di
partenza ed arrivo per i percorsi e i sentieri del Parco.
Come spiega, infatti Paola Tognon, curatrice del progetto all'Adnkronos: "Non
ci sono altari, non c'e' un ingresso, non c'e' un unico punto di vista,
non c'e' una porta. Si puo' accedere da tutti i lati perche' e' un
luogo naturale. Nelle volontaà dell'artista si prevede che questo luogo
diventi una sorta di teatro naturale per eventi che si legano all'arte,
alla creativita'"
Ed è con questo spirito che sabato
l'inaugurazione sarà celebrata da un concento di ottoni. Durante il
taglio del nastro, per onorare l'anno della biodiversità si assisterà
alla presentazione del progetto di valorizzazione dei sentirei e ad
un'escursione guidata sul Pizzo Arera.
Simona Falasca
martedì 23 ottobre 2012
martedì 5 giugno 2012
orti e areoporti
Un orto verticale all’aeroporto di Chicago
Ricordate quando abbiamo parlato dell’ Allmende Kontor? L’aeroporto abbandonato di Berlino trasformato in un grande orto urbano? A Chicago hanno avuto un’idea simile, anche se con una piccola differenza: l’aeroporto non è affatto abbandonato ma è il secondo aeroporto d’America in quanto a traffico. Stiamo parlando dell’aeroporto O’hare all’ interno del quale sono installate diverse colonne in pvc nelle quali vengono coltivati gli ortaggi, dando inoltre un tocco estetico e green in una struttura dove meno te lo aspetteresti.
Una volta formatesi le piantine dei vari ortaggi queste vengono installate in 26 apposite colonne, il sistema di coltivazione è quello aeroponico, una semplificazione del sistema idroponico di cui abbiamo gia parlato in diversi altri post: pur essendo molto simile ad esso, soprattutto a livello estetico, quest’ultimo richiede ancora meno acqua! Le radici sono lasciate libere nell’aria e viene spruzzata ogni tanto una concentrazione nutritiva che permette di risparmiare, oltre all’acqua anche spazio e fertilizzanti.
Il risultato è che si utilizza un terzo di acqua rispetto a un normale orto in aiuole o in contenitori, creando all’interno di un aeroporto un’attrazione che rende meno spiacevole l’attesa per il volo. Per ogni colonna ci sono degli appositi cartelli che segnalano quale ortaggio viene coltivato: principalmente possiamo trovare fino a 44 varietà tra ortaggi bio, erbe aromatiche e fiori commestibili come erba cipollina, bieta, basilico, lattuga, peperoni e fagiolini. Tutta la produzione è destinata ai 4 ristoranti del terminal che saranno quindi forniti di cibo biologico e a km0.
Questa notizia potrebbe essere d’aiuto ai quelli che magari hanno ancora il dubbio se intraprendere l’avventura della coltivazione di un orto: se ce l’ha fatta un aeroporto di una delle principali città degli Stati Uniti vuole dire che davvero tutti possono farcela!
Per chi volesse saperne di più ecco un video di presentazione del progetto:
orto coi bambini
10 consigli per fare un orto con i bambini
Perché è divertente. Perché vedranno con i loro
occhi i ritmi delle stagioni. Perché c'è qualche speranza che mangino
più verdure. Perché saremo noi ad imparare da loro. Ci sono milioni di motivi per fare un orto con i bambini. Ecco i nostri dieci consigli per realizzarlo.
1. A portata di mano
L'orto deve essere il più possibile vicino e accessibile. Meglio pochi vasi sul balcone che un bellissimo appezzamento di terreno nella casa in campagna.
2. Per non tirarsi la zappa sui piedi
Gli attrezzi dovranno essere su misura e ovviamente non pericolosi. Responsabilizzate i bambini, spiegate loro cosa possono fare e cosa non devono fare, e che dovranno essere loro a tenere in ordine i materiali.
3. Occhio all'etichetta
Non usate fertilizzanti pericolosi. Molto dipende dall'età del bambino ma perché comprare flaconi o granuli che possono essere nocivi quando possiamo usare l'humus?
4. Per tutti i gusti
Scegliete insieme gli ortaggi da coltivare. Meglio avere una certa varietà che li aiuterà a fare confronti e scoprire sapori. Non dimenticate erbe aromatiche e frutta (anche in vaso è possibile!). Date precedenza alle verdure suggerite dai bambini, ma non escludete le altre. Se odiano il cavolo, è probabile che non abbiano mangiato TUTTE le varietà di cavolo, vale la pena coltivarne almeno una che non conoscono.
5. In tutte le stagioni
Organizzate l'orto in modo che ci sia sempre qualcosa da fare. Usate sia i semi che le piantine, mettete le verdure a scalare, e ricordate che l'orto non è mai deserto, anche quando è molto freddo è possibile coltivare qualcosa.
6. L'occhio vuole la sua parte.
Una fila di vasi monocolore o un solco nel terreno non sono troppo attrattivi. In attesa di fioriture e produzioni rigogliose, scatenate la fantasia de bambini: colorate i vasi, fabbricate spaventapasseri, infilate nel terreno girandole variopinte...
7. E se qualcosa va storto?
I semi non sono germogliati? La stagione ha rovinato il raccolto? Qualche malattia ha attaccato le nostre piantine? L'importante è far capire a bambini che non sono insuccessi, e che dobbiamo imparare dai nostri sbagli se abbiamo fatto degli errori.
8. Lasciamoli fare!
Non sono i nostri braccianti, non sono lì per obbedire ai nostri comandi. Questo è il LORO orto, lasciamoli liberi, anche di sbagliare.
9. In cucina!
Prima di arrivare sulla nostra tavola gli ortaggi devono passare dalla cucina ed è proprio qui che possiamo coinvolgere i bambini, nella pulizia e preparazione del raccolto. Cucinare insieme stimola la loro curiosità ed è un altro passo avanti per abituarli ad apprezzare i sapori delle verdure.
10. C'era bisogno di dirlo?
Inseriamo da subito l'orto nella community di Grow the planet. Avremo tutti i consigli che ci servono e potremo tenere il diario delle nostre coltivazioni!
1. A portata di mano
L'orto deve essere il più possibile vicino e accessibile. Meglio pochi vasi sul balcone che un bellissimo appezzamento di terreno nella casa in campagna.
2. Per non tirarsi la zappa sui piedi
Gli attrezzi dovranno essere su misura e ovviamente non pericolosi. Responsabilizzate i bambini, spiegate loro cosa possono fare e cosa non devono fare, e che dovranno essere loro a tenere in ordine i materiali.
3. Occhio all'etichetta
Non usate fertilizzanti pericolosi. Molto dipende dall'età del bambino ma perché comprare flaconi o granuli che possono essere nocivi quando possiamo usare l'humus?
4. Per tutti i gusti
Scegliete insieme gli ortaggi da coltivare. Meglio avere una certa varietà che li aiuterà a fare confronti e scoprire sapori. Non dimenticate erbe aromatiche e frutta (anche in vaso è possibile!). Date precedenza alle verdure suggerite dai bambini, ma non escludete le altre. Se odiano il cavolo, è probabile che non abbiano mangiato TUTTE le varietà di cavolo, vale la pena coltivarne almeno una che non conoscono.
5. In tutte le stagioni
Organizzate l'orto in modo che ci sia sempre qualcosa da fare. Usate sia i semi che le piantine, mettete le verdure a scalare, e ricordate che l'orto non è mai deserto, anche quando è molto freddo è possibile coltivare qualcosa.
6. L'occhio vuole la sua parte.
Una fila di vasi monocolore o un solco nel terreno non sono troppo attrattivi. In attesa di fioriture e produzioni rigogliose, scatenate la fantasia de bambini: colorate i vasi, fabbricate spaventapasseri, infilate nel terreno girandole variopinte...
7. E se qualcosa va storto?
I semi non sono germogliati? La stagione ha rovinato il raccolto? Qualche malattia ha attaccato le nostre piantine? L'importante è far capire a bambini che non sono insuccessi, e che dobbiamo imparare dai nostri sbagli se abbiamo fatto degli errori.
8. Lasciamoli fare!
Non sono i nostri braccianti, non sono lì per obbedire ai nostri comandi. Questo è il LORO orto, lasciamoli liberi, anche di sbagliare.
9. In cucina!
Prima di arrivare sulla nostra tavola gli ortaggi devono passare dalla cucina ed è proprio qui che possiamo coinvolgere i bambini, nella pulizia e preparazione del raccolto. Cucinare insieme stimola la loro curiosità ed è un altro passo avanti per abituarli ad apprezzare i sapori delle verdure.
10. C'era bisogno di dirlo?
Inseriamo da subito l'orto nella community di Grow the planet. Avremo tutti i consigli che ci servono e potremo tenere il diario delle nostre coltivazioni!
martedì 29 maggio 2012
domenica 27 maggio 2012
giovedì 17 maggio 2012
l'ortodimichelle: Ri-uso_come ti riciclo il rastrello (in cucina)
l'ortodimichelle: Ri-uso_come ti riciclo il rastrello (in cucina): tattered style chickens in the road Dopo aver lavorato nell'orto, il vecchio rastrello si gode il meritato riposo sorseggiando un buon bic...
martedì 8 maggio 2012
martedì 1 maggio 2012
giardino comunitario di Via Rovelli
OPEN DAY - OLTRE IL GIARDINO
Giardino Comunitario di Via Rovelli, Bergamo - Orto Botanico ||Lorenzo Rota|| e Assessorato all’Ecologia — Ufficio Opere del Verde del Comune
10/05, 2008 - Eventi
Sabato 10 maggio apertura al pubblico del Giardino Comunitario di Via Rovelli dalle ore 15 alle 19.
A Bergamo è in corso una delle prime esperienze italiane di Community Garden, un modo insolito di vivere il verde cittadino da parte di persone che hanno deciso di collaborare per coltivare un’area. L’idea,
nata nelle città inglesi e nordamericane e poi diffusasi in molte altre nazioni, è stata dapprima presentata in Città dall’Orto Botanico “Lorenzo Rota” in occasione di una mostra documentaria e poi fatta propria dall’Assessorato all’Ecologia – Ufficio Opere del Verde del Comune che ha messo a disposizione per lo scopo un’area pubblica meritevole di essere valorizzata a Boccaleone, nella 6° circoscrizione, in prossimità del Centro Anziani di via Rovelli.La sperimentazione, che ha mosso i primi passi più di un anno fa, sta verificando una formula di coinvolgimento aperta a persone di ogni età interessate a coltivare piante ornamentali e orticole per diletto, per il piacere di fare movimento all’aria aperta, di stare insieme e vedere crescere pian piano un giardino.
Non importa se maschi o femmine, pensionati, impiegati, professionisti sono impegnati con vanga e rastrello per trasformare in un giardino un prato in origine poco frequentato.
L’organizzazione è basata su azioni di coltivazione decise nel corso di un incontro ogni primo sabato del mese (aperto a tutti) e portate avanti singolarmente o in gruppo nelle aiuole che ospitano molte piante
aromatiche, iris, calendule, papaveri, fiordalisi, nasturzi, carpini, allori, piante da frutto, oleandri, glicini, ma anche piante orticole alimentari ed altro ancora.
Il giardino, che è sostenuto anche dal direttore dell’Orto Botanico, si può considerare tuttora in allestimento e, insieme ad esso, lo è la trama dei rapporti tra le persone, la dinamica delle collaborazioni e quella della maturazione condivisa delle scelte colturali, aspetti non secondari e per nulla scontati in un contesto di mentalità ove la coltivazione individuale dell’orto e del giardino è largamente maggioritaria.
Per far conoscere questa realtà e avvicinare persone potenzialmente interessate a parteciparvi, il Giardino Comunitario organizza per sabato 10 maggio p.v. una prima occasione di apertura dalle 15.00 alle 17.00,
in occasione della quale gli aderenti mostreranno al pubblico il lavoro finora svolto, coinvolgeranno i più piccoli in una caccia al tesoro botanico-enigmistica, offriranno un brindisi augurale, piantine e sementi ed altro ancora.
Il Giardino Comunitario si raggiunge a Boccaleone percorrendo il primo tratto di via Rovelli, appena superato il cavalcavia in corrispondenza della passerella pedonale che scavalca la ferrovia, oltre il Centro Anziani.
oltreilgiardino.bergamo@yahoo.it
it.groups.yahoo.com/group/Community_Garden_Bergamo
martedì 17 aprile 2012
Iscriviti a:
Post (Atom)
Che Orlando 2018 abbia inizio!
Vi aspettiamo da stasera al Festival Orlando 2018 con uno spazio dedicato ad Altrestoriepossibili. Libri, immagini, suoni e colori di un...

-
Estendere il diritto al matrimonio a persone dello stesso sesso sposta in alto l'asticella dei diritti di libertà.
-
Ieri sera , tutto d'un fiato, come si fa con i cioccolatini, ho divorato questo bellissimo libro. Come sempre non delude questa donna ...