lunedì 28 maggio 2012

domenica 27 maggio 2012

aiutiamo!!!


Aiutiamo l'Emilia: compriamo il parmigiano caduto dopo il terremoto


Forme di parmigiano cadute dopo il terremoto Raccolgo l’appello lanciato da un’azienda che produce parmigiano colpita dal sisma del 20 maggio scorso. Il caseificio sociale La Cappelletta sta vendendo il parmigiano caduto a causa del terremoto, il formaggio è di diverse stagionature e l’iniziativa è stata riconosciuta dal Consorzio parmigiano reggiano. Questa la mail:
qui siamo vivi e vogliamo andare avanti…..
chiediamo a tutti non una mano, ma l’opportunità di rialzarci con il nostro lavoro…..
la mia stalla, come altre venti, porta il latte alla COOPERATIVA SOCIALE LA CAPPELLETTA, grazie alla quale produciamo centinaia di forme al giorno di PARMIGIANO REGGIANO: che è simbolo della nostra tradizione e con grande sforzo anche oggi vorremmo continuare a farlo.
A causa del sisma,il magazzino di stagionatura ha subito gravi danni come potete vedere dalle foto che vi allego. Per poter ripristinare il magazzino è necessario vendere il parmigiano. Con questa e-mail chiediamo la vostra comprensione, solidarietà ma soprattutto un aiuto. Io inizio la raccolta di tutti gli ordini di chi volesse acquistare il nostro parmigiano:
  • 14 mesi € 11,5 al kg in pezzi da 500gr. o 1kg sottovuoto;
  • 27 mesi € 13,00 al kg in pezzi da 500gr. o 1kg sottovuoto;
  • crema spalmabile €11,00 al kg in confezioni da 250gr
E precisa ArciModena che sta gestendo i contatti e le consegne che avverranno o presso la sede dell’Arci o gestite direttamente con l’azienda:
    L’azienda ci ha detto che al momento non riesce a raggiungere le forme da 27 mesi, quindi, stanno evadendo prima gli ordini relativi ai 14 mesi. Per le consegne dei 27 mesi si dovrà aspettare, vi daremo comunicazione non appena possibile. Le richieste di prenotazione possono essere fatte in due modi:
  1. inviando una mail a filieracorta@arci.it per le richieste di singole persone o famiglie da lunedì 28 maggio 2012;
  2. contattando direttamente l’azienda per le richieste di gruppi di persone provenienti da aziende, enti o associazioni ai seguenti recapiti:
    Azienda Agricola Biologica Casumaro Maurizio Via per Cavezzo-Camposanto, 19 Loc. Solara - Bomporto (MO) Fax 0535 39084, Cellulare: 346 1779737 / 3409016093 E-mail: elisa.casumaro@yahoo.it

Time lapse of a morning glory opening/closing

la creatività


Twining motion of vines: rotazioni

giovedì 24 maggio 2012

Ucraina: l’opposizione: “Liberate Julia Timoshenko” | euronews, mondo

Ucraina: l’opposizione: “Liberate Julia Timoshenko” | euronews, mondo

crescere figli maschi


“Crescere figli maschi” di Steve Biddulph

SCRITTO IL 23 MAY 2012 DA MAMMAMSTERDAM 37 COMMENTS
Lo ammetto, vivere con tre maschi, quello alpha e i due da me partoriti, certe volte mi fa temere di sviluppare il complesso dell’ ape regina. Cioè, non è che io sia proprio così, ma mi ci disegnano (e io poi ci coloro sopra).
Certe volte mi commuovono, i maschi, per come sono semplici, diretti, cristallini. Certe volte mi tirano scema per come sono territoriali e materiali. In tutti i casi mi hanno convinta che il metodo padellata in testa, chissà perché, è quello che capiscono meglio, ma poi ho i miei dubbi e mi trattengo.
Avendo poi amiche e all’ epoca vicine con figlie femmine coetanee le differenze mi sono sempre saltate chiarissimamente all’ occhio e ringrazio il cielo di non avere una femmina o adesso ero ai pazzi.
Perché la gestione del maschio, specie se giovane, è semplicissima se si applica il loro modello di socializzazione, quello a piramide. Nella piramide è bene conoscere la propria posizione e sapere chi ti sta sopra e chi ti sta sotto. Per questo nelle situazioni estreme, quelle dove non stai ad applicare il metodo democratico e l’allenamento al dubbio, ma ad azione pretendi una reazione qui e ora, basta mettere subito in chiaro che quello che comanda sono io e in genere qualcosa succede.
(Le femmine, mi dicono, preferiscono il sistema del network e dello scambio in cui le posizioni reciproche sono fluide e in continua trattativa e i risultati raggiunti nel passato non offrono nessuna garanzia per il futuro. Io che mi sono costruita una vita in cui cerco di infilare un sacco di cose e la vivo con la Nimbus 2000 che spinge sul coccige per farmi andare avanti a 1000, non so se reggerei a trattative continue sulla qualunque, penso che cederei per stanchezza o mi starei continuamente ad incazzare e non sono sicura che questo sia bene per una bimba).
Comunque, si diceva di Crescere figli maschi. Il fatto è che verso gli otto anni figlio uno mi preoccupava, non gli si poteva fare un’ osservazione che piangeva sempre, sembrava me da adolescente. Mi sono ricordata che l’anno prima un’ altra mia amica ha avuto il figlio in preadolescenza, che si incazzava, rifiutava di cambiarsi i vestiti anche solo per lavarli, scocciava, ribatteva e non rispettava più sua madre. Lei per consolarla le avevano detto che era preadolescenza e che a certi bambini succedeva così presto.
Io per curiosità sono andata a cercarmi su Google il termine “prepubertà” e si parlava solo di peli che crescevano, voce che cambiava e testicoli che si ingrossavano. Così ho capito subito che non era il nostro caso (nei momenti di dubbio quel paio di certezze pratiche ed osservabili fanno tanto).
Poi un’ amica si ricordò di aver sentito parlare di un libro sulle fasi ormonali del giovane maschio in crescita, ed era questo qui, che mi sono ordinata di corsa o non ne uscivamo vivi.
E dopo averlo letto sono rimasta con le stesse domande di prima sugli ottenni che si comportano da femmine adolescenti, ma in compenso mi si sono chiariti di botto una serie di fenomeni del cinquenne, che in quel periodo a scuola era ingestibile e faceva le boccacce alle maestre.
Orso era sempre stato un bambino pigro (“Mamma, io davvero non posso più fare un passo, mi fanno così male le gambe” detto con gli occhi al cielo e cadendo di scatto in ginocchio che manco Francesca Bertini nella scena dell’agonia della Dama delle Camelie) ma improvvisamente me lo sono ritrovata che saltellava ininterrottamente sul posto dicendo “Mamma non riesco a fermarmi, mi piace troppo”.
Alle maestre ho consigliato subito di metterlo a fare tre giri di corsa intorno alla scuola quando rompeva e distraeva gli altri durante la spiegazione. Loro hanno fatto di meglio, si sono messe d’accordo con la collega dell’ altra classe e ogni tanto, quando lo vedevano irrequieto, lo spedivano a prendere una zolletta di zucchero in cucina o una matita gialla nell’ altra sezione. Ha funzionato e poi è passata. Pure agli ormoni ci si abitua nella vita.
Insomma, che dice questo libro? Vi riassumo in soldoni quel paio di cose che sono state utili a me:
  • I maschi sono fragili e fanno una fatica enorme a trovare il proprio ruolo (eeeeeh, sospiro, come se non lo sapessi). In più ci si mette di mezzo il testosterone, che non aiuta. Incanalati bene diventano gli eroi che ci mettono a credere quando ci raccontano del principe azzurro che combatte contro il drago o del capitano che affonda con la nave dopo aver salvato donne e bambini. Incanalati male diventano degli stronzi, spesso violenti (e il sapere che c’ entra il testosterone non è un buon motivo per compatirli,piuttosto che prenderli a calci fino a che non diventano un pochino più ragionevoli). Fin qui, ci arrivavo pure io.
  • Le botte di testosterone, premesso che ognuno è diverso e che manco a noi femmine le tette spuntano tutte insieme e tutte uguali, si manifestano con dei picchi intorno ai 5 anni e intorno ai 10-11. A causa di ciò questi poveri maschi si ritrovano con un eccesso di energie fisiche che se non si scopre il modo di fargliele sfogare in qualche modo utile e positivo, se le sfogano loro scocciando, facendo a botte e in altri modi distruttivi.
  • Una cosa che però viene sottovalutata è anche lo sviluppo cognitivo e in particolare del linguaggio. Le femmine, si sa, parlano prima, socializzano prima e questo nei primi anni di scuola, secondo l’ autore, porta il maschio a crearsi dei gran complessi di inferiorità, soprattutto se le maestre (fateci caso, soprattutto donne) non ne tengono conto nelle valutazioni. Una soluzione sarebbe di far cominciare i maschi un anno dopo (o, aggiungo io, creare classi separate? Pare che le femmine in tal caso diventino più brave in matematica, prive del confronto e della pressione con i maschi cazzoni che in preda agli ormoni fanno casino e distraggono gli altri).
La cosa più interessante però a mio avviso è quando si parla di come guidare i ragazzi nelle diverse fasi di crescita, perché anche se questo libro a molti sembra che abbia delle botte di sessismo, è anche indubbio che mette i padri di fronte al proprio compito e a delle responsabilità ben precise in determinati momenti chiave nella vita del figlio.
Riassumendo, si suggerisce questo:
  • I bambini e in particolare i maschietti fino ai tre anni andrebbero seguiti in casa da una persona fissa, madre, padre o altra figura di accudimento.
  • Fino agli otto anni sono tutti della madre che se li spupazza a piacimento e gli dà l’ imprinting della tenerezza.
  • Dagli otto ai quattordici anni devono avere il padre come figura importante di riferimento e modello di quel maschile che, adesso che crescono, dovranno diventare pure loro. I padri devono proprio dedicare diverse ore al giorno ai figli e non illudersi che quel paio d’ore di quality time nel weekend siano sufficienti. Se li devono portar dietro, portarli agli allenamenti, lavorarci insieme, costruire cose, montare armadi dell’ IKEA, roba del genere. Se pretendono di lavorare 50 ore alla settimana poi non devono lamentarsi se i figli finiscono male (riassunto mio, quest’ ultimo, ma grosso modo lo dicono così pure nel libro).
  • Dai quattordici ai diciannove anni accetteranno consigli e modelli di comportamento da un altro maschio adulto che non sia il padre. I genitori a questo punto si possono mettere a testa in giù e piangere in aramaico antico, quello che dicono e tentano di insegnare ai figli non viene assorbito dagli stessi. Saranno invece un insegnante preferito, allenatore, zio, amico di famiglia, datore di lavoro le figure fondamentali a cui rivolgersi per consigli e a cui dar retta quando cercano di impedirti di fare quelle cazzate a cui il testosterone e il logorio della vita moderna sottopongono il giovane maschio. Sperare che non si scelgano come tutor qualche ubriacone nullafacente che mena alla moglie è, come tutto nella vita, questione di fortuna, e accendere un cero alla Madonna male non fa.
Inoltre le madri single non disperino: se riescono a trovare un modello maschile affidabile al figlio, che sia un nuovo compagno, un fratello-cugino-zio, amico di famiglia, quello che puoi, alla fin fine anche i loro di figli maschi vengono su bene.
Poi certo, e sembra che ‘sti poveri maschi siano le uniche vittime della vita, della società e della femminilizzazione dell’ insegnamento nelle nostre contrade, che le madri se non stanno a casa fino a che il figlio non smette il pannolino gli procureranno turbe a gogò, e si espone tutta una serie di situazioni che sinceramente a me sembrano culturalmente determinate e non è che in Europa adesso stiamo messi proprio così male.
Ma rendersi conto che in certe fasi il maschio rompicoglioni e difficile da gestire, non è che lo faccia apposta, è proprio in balia degli ormoni impazziti, ecco, è una cosa a cui mi posso relazionare facilmente se penso a quanto li scoccio io questi maschi quando mi parte l’ ormone. Basta saperlo e persino una come me trova riserve infinite di pazienza.
Vi lascio con il commento scritto a caldo su Anobii quando l’ avevo appena letto, che secondo me riassume bene il tutto.
“Questo libro è illuminante, perché spiega esattamente a cosa dobbiamo guardare nell’interagire con un maschietto per incoraggiarne gli aspetti positivi e scoraggiarne quelli autolesionisti. È tutta colpa del testosterone, ci sono delle fasi di crescita che come madre di due maschi e sorella di un altro, tutti da manuale, riconosco immediatamente. Adesso però so come devo prenderle.
Molto istruttivo anche tutto il discorso sui diversi contributi alla crescita del bambino che derivano dalla madre, dal padre o figura paterna, dal mentore (allenatore, insegnante, zio) per gli adolescenti che hanno bisogno di una guida maschile affidabile situata fuori dalla famiglia, ma anche delle interazioni con coetanei e coetanee.
Ognuno ha un ruolo e delle aspettative da realizzare nei confronti di questi maschi fragili, bellissimi e rompicoglioni, e sapere quali sono ci aiuta anche a gestire gli immancabili momenti di stanchezza nella vita di una famiglia, ma soprattutto tutto il bello e il buono che i nostri ragazzi hanno da darci.”
Ora aspetto che qualcuna delle colleghe presenti ci scriva come si crescono le figli femmine, almeno so con certezza cosa mi sono persa. Intanto, per ricordarmi a cosa sono scampata a suo tempo (cielo, come farei senza il blog, tendo a rimuovere tutto) mi sono riguardata questo.

mercoledì 23 maggio 2012

la prima cosa

IL GIARDINO DELLA NATURA

Il Giardino della Natura

pubblicato il 23 maggio, 2012
Con un movimento della macchina da presa che dall’alto scende con una zoomata a focalizzare il microcosmo di questi eroi a sei zampe, Gianumberto Accinelli cerca di trasmetterci la prospettiva del naturalista: non esiste giardino senza Natura, e la Natura è il risultato di una rete di rapporti che si manifestano a noi sotto forma di bellezza (fiori, colori, profumi), ma che sono prima di tutto l’esito di alleanze e conflitti tra gli insetti, il gruppo animale più popoloso della Terra, e le piante. Quando anche solo un pezzo di questa scacchiera viene meno, le relazioni si perdono e con esse i meccanismi di quel gioco che è alla base della vita.
Lo scopo di questo libro è proprio questo: farvi vedere il mondo con gli occhi del naturalista e percorrere un itinerario a sei zampe che sembra delimitato dallo spazio del giardino sottocasa ma in realtà è aperto a un numero di strade, passaggi, incroci illimitato quanto gli esseri che lo popolano. E se, dopo aver saputo che gli insetti, per quanto classificati a misura d’uomo come utili, dannosi, di interesse scientifico e indifferenti, possiedono tutti un senso ecologico e servono per sostenere l’equilibrio tra quella moltitudine di esseri che noi chiamiamo viventi, la prossima volta che brandirete la bomboletta insetticida per sterminare una colonia di afidi o un nido di formiche ci sarà lo spazio per un dubbio: allora l’obiettivo di chi scrive sarà stato raggiunto.
Con un suo stile ormai riconoscibilissimo, capace di alleggerire la spiegazione scientifica con un calembour linguistico e di mescolare l’aneddoto personale a quello di altri misconosciuti Indiana Jones dell’Amazzonia sotto casa, l’autore propone in Italia un genere divulgativo che racconta le storie di ordinaria entomologia attraverso una miriade di apologhi, in cui scienza, romanzo e divertimento si alternano secondo una gradevolissima polifonia.

http://www.eugea.it

FLOREKA



Si terrà nelle giornate del 26 e 27 Maggio nella cornice del vecchio castello e del Parco pubblico di Gorle (quello adiacente alla Villa Zavaritt) la V Edizione di Floreka, la mostra-mercato di verde, giardinaggio e arti creative.

Il Parco ospitera’ piante, fiori, produzioni d'arte creativa, il tutto arricchito da interessanti attività parallele come narrazioni, letture, laboratori creativi per bambini, laboratori del Gusto Slow Food, musica e corsi a tema tenuti dagli espositori specializzati.


Tema conduttore di Floreka sarà Il nostro Orto tra Petali e Parole.

Floreka si terrà nei seguenti orari:
Sabato 26 Maggio   dalle ore 10:00 alle ore 20:00
Domenica 27 Maggio dalle ore  9:30 alle ore 18:30

Per ulteriori informazioni:

GRUPPO PETALI E PAROLE
http://floreka.sitiwebs.com/
floreka.bg@gmail.com

Bibliofestival dal 25 maggio: 9 appuntamenti in 18 Comuni - Tempo Libero - L'Eco di Bergamo - Notizie di Bergamo e provincia

Bibliofestival dal 25 maggio: 9 appuntamenti in 18 Comuni - Tempo Libero - L'Eco di Bergamo - Notizie di Bergamo e provincia

lunedì 21 maggio 2012

CENTO MICRON

sabato 26 alle 18.30 
la libreria Palomar presenta 

Marta Baiocchi 
Cento micron
minimum fax
Andrea Sciuto e Silvia Chiodi ne parlano con l'autrice

Eva ha quarant’anni, fa la  biologa e lavora in un dipartimento all’università che la costringe a scontrarsi con la desolante situazione della ricerca in Italia. Bibi è una sua ex compagna di scuola, figlia unica di una ricca famiglia romana che in passato con l’aiuto di Eva si è rivolta a una clinica per la fecondazione assistita. Il tentativo di inseminazione non era riuscito e adesso, rimasta vedova e definitivamente sterile, non può più procreare in modo naturale. Ma Bibi vuole un figlio a tutti i costi, anche se la legge italiana non le consente di impiantarsi gli embrioni già fecondati. Dopo che il tentativo di corrompere il direttore della clinica fallisce, Bibi viene a sapere che i suoi
embrioni sono misteriosamente spariti. Sulle tracce della verità, Eva e Bibi scopriranno l’esistenza di un traffico internazionale di embrioni, finalizzato alla sperimentazione clandestina, che attraverso la Svizzera le porterà fino in un paese asiatico senza leggi né limitazioni dove avvengono esperimenti con esiti incredibili.
Un romanzo coinvolgente che mescola spaccato sociale e riflessioni sul potere umano di creare e manipolare la vita: la maternità è un fenomeno naturale, un diritto o un lusso? Dove finisce il progresso scientifico e dove inzia l’abuso?

http://www.minimumfax.com//libri/scheda_libro/537


libreria palomar - via angelo mai 10 - bergamo - 035271323 - libreria.palomar@tiscali.it e su facebook

giovedì 10 maggio 2012

GREEN CROSSING


I Maestri del Paesaggio

www.arketipos.org

Greencrossing: a Community Weed Project
domenica 3 giugno 2012 dalle ore 14.30 alle 18.30 - Piazza Vecchia - FOSTER DAY
sabato 30 giugno 2012 dalle ore 14.30 alle 18.30 - Luogo a sorpresa - PLANTING DAY

Cosa è Greencrossing?

“Greencrossing: a Community Weed Project” è un progetto di sensibilizzazione nei confronti del paesaggio, promosso dall’Università degli Studi di Bergamo e da Arketipos, in collaborazione con il Comune di Bergamo, i Vivai Valfredda, lo Studio GPT e l'Orto Botanico di Bergamo Lorenzo Rota.
L'iniziativa si basa su un nuovo approccio dinamico al verde.
Il progetto consiste nel prendere in affido temporaneo una piantina che vi forniremo, collocarla in un luogo che considerate privo di verde, farle una foto e inviarcela, indicandone la collocazione, sulla nostra pagina FACEBOOK dedicata.

Perchè partecipare a Greencrossing?

Per sperimentare un atteggiamento dinamico verso il verde come bene comune, e come spazio individuale e collettivo di interazione con le piante e il territorio.

Quando?

L'iniziativa avrà inizio il 3 giugno 2012 in Piazza Vecchia a Bergamo, e terminerà il 30 giugno con la messa a dimora delle piante in luogo che verrà svelato una settimana prima dell'evento di riconsegna.
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione.

martedì 8 maggio 2012

ortinsoliti







bancale fiorito

Vi abbiamo già raccontato come trasformare un bancale usato in un bellissimo giardino verticale qui http://greenmindmentiverdi.blogspot.it/2012/04/come-trasformare-un-bancale-in-un.html
E' un lavoro un po' lungo e abbastanza impegnativo. Ovviamente, come per tutte le cose, l'esperienza insegna. Così, finito il primo progetto, mi sono resa conto che si poteva procedere in modo molto più veloce. Ecco il mio nuovo esperimento:

In questo caso ho dovuto ridimensionare l'altezza del bancale, che sarà aggiunto sopra al mio precedente.

Una volta tagliato e messo in verticale, ho preso 4 sacchetti di plastica nera per la spazzatura, a coppie di due uno nell'altro, e successivamente infilati in verticale nel bancale, in ogni apertura


Una volta presa la misura,  ho arrotolato il bordo dei sacchi , a fare spessore, e inchiodato al bancale.

Dopodiché si possono riempire i due sacchi col terriccio. basterà poi fare un taglio sul davanti per far entrare le radici delle piantine, così:



Attenzione! Se potete lasciare il bancale disteso va bene anche versare tutta la terra in una volta, poi tagliare i sacchi sul davanti e mettere tutte le piantine Se invece dovete lavorare con il bancale in verticale già da subito (come ho dovuto fare io), meglio mettere solo  la terra necessaria ad arrivare alla prima apertura sul davanti.. tagliare il sacco e posizionare le piantine. poi continuare a ricoprire di terra fino alla seconda apertura.. mettere le altre piantine e continuare fino alla cima..

Ecco il bancale aggiunto sopra a quello precedente.

Questo metodo, oltre ad essere più veloce, è anche molto più comodo e pulito, visto che la terra rimane compatta e chiusa nel sacco.
Spero di avervi suggerito una buona idea.. :)
ciao

(Manu)

per filo e per sogno!


Cari amici,
la prossima fiera del tessile 'pulito' ritorna a Ponte San Pietro il
13 maggio 2012 , sempre presso il centro comunale 'La proposta',
dalle 10 alle 18.
Potrete incontrare diversi produttori che, dalle materie prime
utilizzate alla vendita dei prodotti finiti, rispettano il più
possibile i criteri “ecologico, equo e trasparente”, e artisti che
danno spazio alla loro creatività utilizzando materiali di riciclo.

Di seguito una breve presentazione degli espositori:

MADE IN NO www.made-in-no.com
Capi di abbigliamento intimo in cotone bio-equo per uomo, donna e
bambino prodotti da una rete di artigiani di Novara e del mondo
LE CALZE NATURA www.lecalzenatura.it
Calze per adulti e bambini in cotone biologico certificato, bamboo,
canapa, lana e lana alpaca. Tinture vegetali certificate
EKRU' www.ekru.com
Produzione artigianale di abbigliamento, accessori e articoli per la
casa. Tessuti naturali di canapa, lino e cotone biologico. Tinture
certificate
ECO GECO www.ecogeco.it
Jeans prodotti in Veneto con tessuto in cotone biologico tinto con
indaco vegetale.
L'ORIGINE DI 798 www.loriginedi798.it
linea d'abbigliamento realizzata con fibre naturali biologiche
certificate
PRODUTTORI INDIPENDENTI win.produttoriindipendenti.it
maglieria e camiceria per uomo, donna e bambino in cotone e in lana
CANVAS www.canvasfibrenaturali.com
capi personalizzati in canapa, bambù, cotone, ginestra, juta, lino,
ortica, seta,lana
MeDeA www.modamedea.it
collezione per donna e bambino in alpaca tinta con le erbe
Coop. AMANDLA http://www.amandla.it/home.asp
presenta le magliette L180.IT    www.l180.it
EQUI(X)EDEN www.equixeden.com
abbigliamento donna bio certificato, intimo anche per uomo e bambino
ANGELA CAREMI
seta dipinta a mano, batik, gioielli, il tutto con materiale di
recupero
IL MANDORLO BIOLOGICO www.ilmandorlobiologico.it
Utilizza materiali come cotone, canapa ma anche gusci di miglio e
pula di farro per produrre articoli per la casa, il bagno e
l'abbigliamento.
KYO www.kyocashmere.it
capi d'abbigliamento in lana cashmere, yak, merino (l'unica
anallergica)
PRETAJOUER www.casasullalbero.com
magliette per giocare
FEEL THE FER www.lederniercri.it
oggetti creativi nati dalla passione per l' “hand made”
PAOLA DELLA PERGOLA www.paoladellapergola.it
la bellezza di vestiti originali in forme e tinture naturali
MARIA GUCCIONE
stilista e produttrice di calzature ed accessori in tessuto e
materiali riciclati
STEFANIA MASOTTO www.stefaniamasotto.it
capi artigianali in cotone, lino, canapa e lana
BACI DI TRAMA www.baciditrama.it
capi realizzati in cotone organico, canapa, bambù e lana, tinti con
colori a basso impatto ambientale
RETRO' ECOWEAR www.retroecowear.com
abbigliamento ecologico, realizzato in modo etico con tessuti
naturali e senza sprechi che sostiene la tradizione sartoriale
italiana
associazione MASCOBADO
abbigliamento del commercio equo-solidale
LAB ZEN 2
da Palermo le borse che ci parlano di dignità del lavoro http://wisesociety.it/gente-per-bene/le-borse-delle-donne-dello-zen-di-palermo-per-ritrovare-lavoro-e-dignita/

La fiera avrà luogo nel centro comunale dove bambini e ragazzi
potranno giocare e partecipare ai nostri laboratori con la
Cooperativa Lumaca, Le Chat Tricot e con i telai di Dario D'Ori; il
bar sarà aperto con possibilità di mangiare polenta, formaggi,
salamelle  preparate dalla cooperativa Il Segno, oppure pranzo al
sacco.
Nel pomeriggio incontri di approfondimento su “Alt(r)a moda, lavoro
e dignità” a cura di Cittadinanza Sostenibile
Per raggiungerci e per trovare parcheggio trovate qui sotto il link:
mappa
Per ulteriori informazioni potete contattare
Claudio tel.             338 7520039      
Chiara tel.             349 2726037      
Vi aspettiamo!
Gasp Ponte S.Pietro, Gas Mozzo, Altrogas Fontana, InterGas BVS Bassa
Val Seriana

Che Orlando 2018 abbia inizio!

Vi aspettiamo da stasera al Festival Orlando 2018 con uno spazio dedicato ad Altrestoriepossibili. Libri, immagini, suoni e colori di un...