lunedì 12 novembre 2012

DIRE LA MORTE

Bibliografia non casuale di un tema davvero importante di cui parlare ai nostri figli...
E' difficile per una adulto metabolizzare la morte di un caro, è forse altrettanto difficile parlarne a un figlio, specialmente quando è molto piccolo.  

 
Cosa può arrivare a un bambino? 
Come spiegare cosa è successo e che quella persona cara non sarà più fisicamente tra noi senza spaventare o investire dei propri sentimenti?



Il primo libro è Mi manchi tanto di H. Fitzgerald edizioni La Meridiana, un libro rivolto ai genitori, ma che parla di bambini, un libro che tratta un tema ostico, difficile, doloroso, che molti genitori (me compresa per lungo tempo) tendono ad eludere, per risparmiare afflizione ai propri cuccioli, infondo come si fa a trovare le parole per spiegare ai propri figli che anche loro moriranno un giorno, così come sono nati?
Mentre altri genitori al contrario tentano di edulcorare con spiegazioni che faticano a convincere loro stessi, ma che sono una grande mancanza di rispetto per i bambini e la loro profondissima intelligenza e sensibilità.
Ma allora come possiamo affrontare questo argomento con i nostri bambini?Semplicemente parlandone con loro in modo onesto e chiaro, come spiega l’autrice di questo libro prendendo le mosse dalla sua personale esperienza, quella di una giovane donna rimasta vedova, di un marito divorato dal cancro, con quattro bambini piccoli da crescere. Spiegando loro che l’esistenza umana, al pari di qualsiasi altra forma di vita, è destinata ad avere una conclusione, così come un inizio, nella consapevolezza che il silenzio, ed ancor più le bugie, possono creare traumi irreversibili, e che spiegando ai bambini con onestà e chiarezza che la morte rappresenta la naturale conclusione del ciclo vitale, di un cammino che tutti percorriamo, i bambini sono in grado di accettare anche un’esperienza così sconvolgente.
Noi genitori, mossi dalle migliori intenzioni, e concentrati nel dolore immenso che la perdita di una persona a noi cara può infliggerci, spesso escludiamo i nostri bambini, non permettendo loro di vivere, e piangere a loro volta per la sofferenza provata. L’elaborazione di un lutto, è necessaria al bambino non meno di quanto lo sia all’adulto, ignorarlo significa trascurare una necessità del piccolo, che come ogni altro bisogno insoddisfatto, può sfociare in comportamenti difficili o preoccupanti chiusure, e accompagnare il bambino per il resto della sua esistenza.
Il libro spiega come avvicinare i bambini alla morte ed alla sua ineluttabilità, in modo adeguato alla loro età, insegna ad osservare le loro reazioni, e ad affrontare la realtà della morte, senza tacere, perchè se non lo faremo ci saranno molti altri segnali a tradire la realtà dell’accaduto, invitandoli a partecipare al funerale, ed alle visite al cimitero, senza però forzarli mai.
Descrive inoltre le più frequenti reazioni dei bambini, e quali siano le idee che ne hanno in relazione alla loro età.
Il libro insegna inoltre, come fronteggiare i modi più disparati in cui il piccolo può reagire al lutto, analizzando un ventaglio di emozioni quali rabbia, paura, rifiuto e sensi di colpa, le stesse che accompagnano il lutto di un adulto.
Rispondendo alle loro domande, soddisfacendo le loro curiosità, senza sfuggire alla realtà dei fatti, non risparmieremo loro di fare esperienza della perdita, e del dolore che l’accompagna, per quanto inaccettabile possa per noi genitori vedere i nostri figli soffrire, ma saremo con loro, non li lasceremo soli.
Per concludere, ecco invece alcune indicazioni bibliografiche che riguardano i libri da leggere con i bambini, per prepararli ed avvicinarli ad un’esperienza da cui non li potremo proteggere per sempre:
  • Mio nonno era un ciliegio” Nanetti, Einaudi Ragazzi: Scritto da un’autrice pluripremiata. La storia adatta ai ragazzini un po’ grandicelli, racconta i ricordi d’infanzia del giovane protagonista  ed il rapporto speciale che lo lega ai suoi nonni preferiti ed un po’ anticonformisti, ma proprio per questo tanto amati. In questo libro vengono toccati tanti temi importanti, non solo la morte e la vita, ma anche il rapporto generazionale, l’amore per la natura, un libro che fa commuovere ma anche  sorridere. Un libro che affronta anche il tema dell’invecchiamento e della perdita dell’efficienza fisica, visti con gli occhi del bambino, un libro in cui il piccolo intreccia con il nonno un legame di forte complicità, trovando nel vecchio e saggio di famiglia, quel caldo rifugio che spesso i genitori indaffarati e frettolosi gli fanno mancare.Tuttavia, il vecchio ed imponente ciliegio, identifica perfettamente la figura del nonno, anche quando egli viene a mancare, ed in esso il bimbo ritrova quelle radici, e quel progredire della vita che gli infondono coraggio. Bellissimo.
  • Quanto dura una vita?” Rice, Edizioni Il Punto d’Incontro: i bambini hanno molte domande da porci, prima fra tutte che cosa sia la vita e quanto duri; questo libro, con semplicità, spiega come la vita di ogni essere vivente, dagli insetti alle piante alle galassie, dalla più breve alla più lunga, abbiano ciascuna un senso, una lezione da impartirci e meriti di essere vissuta .
  • Nonno Orso” Ancilotto, Edizioni il Punto d’Incontro: una favola per i più piccini, per insegnare loro a perdonare ed amare le piccole debolezze degli anziani, ed avvicinarli all’idea, che un giorno si allontaneranno da noi.
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  • Il mondo luminoso” Shomei Yoh, Edizioni il Punto d’Incontro: una meraviglia di colori e poesia, per questo bellissimo libro, che con la sua straordinaria delicatezza aiuta a vedere l’altra faccia della morte, quella che ci porta a vivere con maggiore pienezza il presente, ad apprezzarne la bellezza e la gioia.
  • Soledad e la nonna / una storia scritta e illustrata da Birte Muller ; traduzione di Barbara Ponti. - Nord-Sud, 2004. 
    La nonna di Soledad è morta e la bambina è molto triste. Mamma e papà le spiegano che l’anima non muore mai e, nel giorno di Ognissanti, tutte le anime tornano sulla terra per far visita ai loro cari. Quel giorno, gli abitanti del villaggio preparano una grande festa. E Soledad si consola: le sembra che la nonna sia di nuovo lì, accanto a lei.
     

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