martedì 11 ottobre 2011

genitori con il cuore



Jan Hunt è una psicologa canadese con un curriculum interminabile, attualmente è direttrice del Natural Child Project e consulente editoriale del trimestrale “Empathic Parenting”, pubblicato dalla Canadian Society for the Prevention of Cruelty to Children (CSPCC).
Lei rifugge i metodi autoritari per “disciplinare” i piccoli, ma caldeggia un metodo dolce che unisce i principi dell’attaccamento parentale alla filosofia della “scuola parentale”, detta “homeschooling”.
Dentro questo libretto non c’è niente di difficile o troppo “filosofico” per essere applicato, ma tantissimi sono i capitoli estremamente pratici che cominciano con “dieci modi per…” e questo approccio a me piace molto perché le letture discorsive possono essere molto interessanti a livello di “studio”, ogni giorno con i bambini (magari con più bambini insieme) perdono significato e diventano inattuabili, l’unica possibilità è avere una sorta di mappa per acquisire la “saggezza dei bambini” e poter interloquire davvero con loro, e questo è proprio l’approccio di Jan Hunt.
Genitori con il cuore è un piccolo libro prezioso, 130 pagine edite in Italia da Leone Verde, il prezzo di copertina è di 16 euro e ordinando direttamente dal sito dell’editore non ci sono spese di spedizione, se decidete di comprarlo poi ditemi cosa ne pensate.

2 commenti:

  1. Quando le persone mi domandono se Giorgia, una neonata di appena due mesi, è brava sono tentata di rispondere che è una bambina cattivissima e viziatissima!!! Queste stesse persone tra qualche tempo mi chiederanno se ubbidisce, se "è brava" con noi genitori e se "è brava" a scuola. Mai nessuno che ti chieda se è una bambina felice... Comunque, a proposito di obbedienza, castighi e disciplina, Maria Montessori scriveva: "tutte le vere discipline sono autodiscipline. E l'autodiscliplina non è mai contro la libertà... in realtà è la scala verso la libertà. Solo le persone disciplinate diventano libere ma la loro disciplina non è obbedienza agli altri, bensì alla propria voce interiore. E per essa sono pronti a rischiare ogni cosa". E ancora "noi chiamiamo disciplinato un individuo che è padrone di se stesso e non uno che si è reso artificialmente silenzioso come un muto e immobile come un paralitico".

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